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Avola, impiegato comunale e imprenditore indagati per corruzione

I poliziotti del Commissariato di Avola hanno dato esecuzione a ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, nei confronti di due avolesi, Umberto Masuzzo di 60 anni, dipendente comunale, e Sebastiano Buscemi di 57, imprenditore, entrambi indagati per il reato di corruzione.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, hanno permesso di accertare che Masuzzo, nella sua veste di addetto al Settore Autonomo Tutela Ambientale, incaricato di varie procedure di selezione del contraente relative a lavori pubblici da svolgere nel Comune di Avola, nella primavera dello scorso anno, ha ricevuto dall’imprenditore Buscemi, un anello del valore di circa 1.200 euro senza pagarne il prezzo. L’oggetto prezioso era stato fatto consegnare al dipendente pubblico da un noto gioielliere locale. L’obiettivo era quello di compiere atti contrari ai doveri d’ufficio, finalizzati a favorire le imprese riconducibili a Buscemi a cui, nello stesso periodo, sono stati assegnati diversi lavori.

Nei confronti dell’impiegato comunale, il giudice ha applicato la misura cautelare della sospensione temporanea, per 6 mesi dall’esercizio del pubblico ufficio.

Nei confronti di Buscemi, il gip ha, invece, applicato la misura cautelare del divieto di dimora nel centro urbano di Avola.

Anche il sindaco di Avola è intervenuto sulla vicenda.

“Sono certo che la magistratura farà luce quanto prima sull’accaduto”. Il sindaco di Avola Luca Cannata commenta così le indagini della Procura che avrebbero accertato come l’addetto al settore autonomo Tutela Ambientale, incaricato di varie procedure di selezione del contraente relative a lavori pubblici da svolgere nel Comune di Avola, nella primavera del 2016, avesse ricevuto da un imprenditore un anello del valore di circa 1.200 euro senza pagarne il prezzo, per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio, tutti finalizzati a favorire le imprese riconducibili al titolare dell’azienda cui, nello stesso periodo, sono stati assegnati diversi lavori. “Ovviamente, nella qualità di sindaco e di comune cittadino, non posso che prendere le distanze dall’accaduto se la tesi accusatoria dovesse trovare riscontro. Questo accadimento però non può e non deve gettare ombra sugli uffici comunali, con i quali lavoro da più di 5 anni e con i quali mi confronto nel lavoro svolto tutti i giorni, nel rispetto delle regole e con i mille ostacoli giornalieri, burocratici ed economici, che si presentano di volta in volta. Confido nel lavoro degli inquirenti e spero che il dipendente comunale sappia dimostrare la propria estraneità dai fatti contestati”.

Concetto Alota

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