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I carrelli del mercato di Ortigia, uno spreco economico e culturale

“Quando si ha un’idea non si può abbandonarla e, soprattutto, non metterla in sicurezza asserendo che la zona in questione, Via Riva Sauro, sia una delle più controllate. Dei 59 carrelli dichiarati (13 gennaio 2015) in conferenza stampa ne sono arrivati solo 38 (11 maggio 2015) e nel giro di pochi anni (10 maggio 2016) derubati circa 18 per giungere ad oggi con due soli pezzi, uno utilizzabile ed un altro senza ruote. Questa è la fine dei carrelli di cui tanto si ostentò l’arrivo .

Non conosce mezze misure Ezechia Paolo Reale nel definire fallimentare l’idea dei carrelli al mercato di Via De Benedictis, tema del sesto appuntamento de I Sabato dello Spreco di Progetto Siracusa.

Non possiamo neanche trascurare la valenza culturale di questa scelta – aggiunge Reale – il mercato di Via De Benedictis è un luogo storico della città e di Ortigia. E’giusto trasformarlo in un supermercato con i carrelli oppure salvaguardarlo in tutti i suoi aspetti, non intaccando l’identità culturale del posto in cui la persona con la borsa della spesa  va tra i banconi anche per dare la mano e salutare il più delle volte sempre gli stessi commercianti da cui da anni compra e che sono di fiducia? Non è un luogo – a mio avviso – dove girare con i carrelli, commetteremmo un peccato nei confronti della memoria di questo luogo. E così è stato. Oggi abbiamo scelto questo spreco parlando sì di una piccola spesa andata in fumo, 7mila euro (anche se sempre di denaro pubblico si tratta e nessuna somma deve essere considerata piccola) ma, a nostro avviso, un grande spreco culturale”.

“Le navette inoltre – aggiunge il presidente Lucia Catalano – non sono mai state aggiunte laddove un tempo esisteva la vecchia fermata AST per coloro che usavano, o avrebbero potuto usare questi famosi carrelli. Quindi l’aver tolto la fermata nelle adiacenze di questa pensilina è il vero danno per le persone anziane che, comunque, sono le più numerose e affezionate a questo mercato, o forse lo erano e adesso c’hanno rinunciato. Un servizio tolto, e denunciato più volte dalla Circoscrizione di Ortigia, che non è stato più reinserito”.

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