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Compravendita di voti alle regionali: indagini a tappeto

Esposti ma anche denunce anonime costituirebbero gli elementi su cui la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sul filone della compravendita dei voti in occasione delle recenti elezioni regionali. Sulla falsariga di quanto sta accadendo in altre province siciliane, la nostra non sarebbe da meno e l’avvio dell’inchiesta coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, conferma che la magistratura vuol vederci chiaro nella campagna elettorale per il rinnovo dell’Ars.

L’indagine è nella fase embrionale e raggruppa diversi filoni su cui stanno operando sul campo carabinieri, polizia e guardia di finanza. Un coinvolgimento interforze per sfruttare le specifiche competenze investigative sia giudiziarie sia di ordine economico e finanziario. Gli investigatori cercano riscontri oggettivi sulla base delle informazioni pervenute agli inquirenti.

Per l’inchiesta giudiziaria sul voto di scambio, da indiscrezioni che trapelano dal palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, nei prossimi giorni saranno sentite persone informate dei fatti e altre che potrebbero avere avuto un ruolo nell’ipotesi di compravendita di voti.

Intanto, ieri mattina il deputato regionale Pippo Gennuso, accompagnato dal legale di fiducia, avv. Mario Fiaccavento, è stato ricevuto dal procuratore Giordano. “Abbiamo sollecitato le indagini relative alla vicenda del volantinaggio e delle diffamazioni nei confronti del mio assistito – dice l’avv. Fiaccavento – avevamo presentato denuncia penale e adesso abbiamo chiesto che la magistratura deleghi le indagini alla Polizia postale, in grado di risalire ai responsabili delle note diffamatorie attraverso i numerosi destinatari del messaggio sui social network”.

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