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Ex Provincia: arriva un milione di euro: troppo poco

L’assessorato regionale alle Autonomie locali ha stanziato un milione e128 mila euro a favore del Libero consorzio comunale di Siracusa. La somma è stata accreditata come reintegro del minor gettito provinciale derivante dalla cessazione dell’applicazione dell’addizionale dell’accisa sull’energia elettrica per l’anno in corso. “Si tratta di fondi – spiega il segretario della funzione pubblica della Cgil, Franco Nardi – che sono stati assegnati dalla Regione alle ex Province per tamponare alle attuali emergenze”.

Una boccata d’ossigeno per i dipendenti dell’ente e della società “in house” Siracusa Risorse? “Nient’affatto – afferma il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo – queste somme, non appena saranno accreditate, saranno assorbite interamente dall’istituto di credito per pagare le rate dei mutui che, ricordiamolo, ammontano a 6 milioni e 600mila euro l’anno fino al 2044. Sbaglia chi pensa che queste somme saranno distribuite ai dipendenti che ad oggi sono entrati nel quarto mese senza stipendio”. E proprio i dipendenti dell’ex Provincia, dopo l’assemblea di lunedì, avevano annunciato delle azioni forti e clamorose per fare sentire la loro voce. Era previsto, infatti, per il fine settimana l’occupazione di quella che era stata in passato l’aula consiliare al palazzo di via Roma. “Era un modo per fare sentire la nostra voce e trasferire le nostre istanze a Roma – spiega Marco Santuccio, uno dei dipendenti del Libero consorzio – purtroppo, non vediamo alcuna prospettiva all’orizzonte, per cui rimane importante lanciare un appello alla deputazione nazionale e regionale affinché si spenda per la nostra causa”.

L’obiettivo si sposta sul governo Gentiloni al quale i dipendenti hanno intenzione di chiedere il blocco o quanto meno una rateazione del prelievo forzoso, che per quanto attiene l’ente siracusano ammonta a 23 milioni di euro. “Bisogna insistere nella richiesta di diluire il prelievo in 4 anni – incalza Vinciullo – in modo da essere meno opprimente. Ma devono muoversi anche i dipendenti escogitando interventi che tendono ad incassare fondi e a garantire risparmi”.

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