Sport

Gestione piscina della Cittadella, botta e risposta Ortigia-Acquatic

Alla nota del presidente di Acquatic Club, che lamentava una discriminazione sulla distribuzione degli orari di fruizione della piscina della cittadella, la replica del gestore dell’impianto sportivo.

«Una dichiarazione imprudente, sicuramente mancante di alcuni passaggi che appaiono poco rispettosi della verità dei fatti. Dichiarazione altresì sorprendente, quella del presidente della società Aquatic Club, visto che arriva ad oltre un mese dalla nota che il Circolo Canottieri Ortigia ha inviato al neonato sodalizio con tutte le ipotesi di spazio acqua. Credo sia superfluo ribadire che, in quanto gestore della Cittadella dello Sport, si abbia tutto l’interesse, nonché il dovere, di distribuire gli spazi disponibili all’interno della struttura e nel rispetto di regole preordinate.

Si tratta di esigenze obiettive di trasparenza e di equità, che rendono quanto meno imprudente ogni cenno a possibili discriminazioni. Quanto ai modi di distribuzione degli spazi, – è giusto ricordare a tutti – è l’Amministrazione comunale a dettarne le regole, uniformandosi ai criteri CONI, ovvero:

1) ANZIANITA’ DI AFFILIAZIONE ALLA FEDERAZIONE

2) ANNI DI APPARTENENZA ALLA STESSA SERIE O A SERIE SUPERIORE

3) MAGGIOR NUMERO DI SQUADRE GIOVANILI PARTECIPANTI AI CAMPIONATI NELLA STAGIONE AGONISTICA PRECEDENTE

4) NUMERO DI TESSERATI PER DISCIPLINA E CAMPIONATI NELLA STAGIONE PRECEDENTE

5) CONFRONTO DEI RISULTATI CONSEGUITI NEI MEDESIMI CAMPIONATI, NELLA STAGIONE PRECEDENTE

 

Va da sé che, per una associazione appena costituitasi, non è invocabile alcuno dei su menzionati criteri di priorità. La data ufficiale di costituzione della A.S.D. Aquatic Club – comunicata al gestore – è quella del 12 settembre scorso. Tre giorni prima, il 9 settembre, le società già esistenti avevano raggiunto e chiuso l’accordo sulla distribuzione degli spazi. Quanto agli spazi proposti, inoltre, non risponde a verità che il Gestore abbia offerto alla Aquatic Club solo spazi mattutini o tardo serali. Sia il 25 settembre, che il 6 ottobre, l’Acquatic Club ha ricevuto il seguente prospetto:

VASCA OLIMPIONICA

2 corsie dalle 11,00 alle 13,00 tutti giorni escluso sabato; Giovedì, stesso orario, un retroporta; 2 corsie dalle 13,00 alle 14,00 tutti giorni, esclusi giovedì e sabato; 1 corsia dalle 14,00 alle 17,00 Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì; 1 corsia il giovedì dalle 15,00 alle 17,00. Tutti i giorni dalle 21,00 alle 23,00 spazi da concordare con altri richiedenti. Sabato dalle 18,00 alle 19,30 retroporta e dalle 19,30 alle 23,00 tutta la vasca

VASCA 25 METRI COPERTA

Mattina dalle 11,40 fino alle 13,00 tutti i giorni; Pomeriggio dalle 14,00 alle 15,00 martedì, giovedì, sabato. Sera, dalle 20,10 alle 23,00 tutti i giorni. Sono offerti, quindi, in pratica tutti i giorni, spazi in orario utile anche per ragazzi in età scolastica. Fatto assai insolito, in tutta Italia, – ribadisco ancora – per società appena costituite.

Quanto ai termini per le richieste di spazi, la possibilità di formularne richiesta scade il 31 luglio di ogni anno; data per la quale la Aquatic Club non risultava ancora costituita. Sebbene perentoria, la scadenza del termine non preclude l’assegnazione di spazi residui anche per eventuali richieste tardive.

Quanto alla determinazione della fascia oraria, va ancora una volta precisato che, per le ore comprese tra le 15,00 e le 23,00, gli spazi acqua vanno prioritariamente assegnati alle associazioni sportive che pratichino attività agonistiche e, dunque, alla data della richiesta, regolarmente già affiliate alla Federazione Italiana Nuoto. Solo in via residuale, poi, in caso di disponibilità di spazi, questi possono essere distribuiti anche a richiedenti di altra natura (corsi non agonistici e amatoriali) o per richieste tardive (oltre 31 luglio 2017), o per associazioni non (ancora) affiliate a FIN o altro ente di promozione. Questi, e non altri, i criteri in base ai quali questo Gestore ha distribuito gli spazi. A questa proposta, è giusto dire, non abbiamo ricevuto nessun cenno di risposta.»

LA CONTROREPLICA DELL’ACQUATIC CLUB: Pronta la replica del presidente dell’Acquatic Club, Barone:  L’Aquatic Club Siracusa, contrariamente a quanto imprudentemente afferma il presidente Vancheri, è regolarmente costituita dal 29 agosto 2017, ha sede nel Comune di Siracusa e pertanto ha i  requisiti previsti dal bando di gara.  Quanto all’affiliazione alla Fin, di cui comunque l’Aquatic è in possesso, il presidente Vancheri dovrebbe sapere che essa è richiesta solo ai fini agonistici. Non è vero che la richiesta spazi da parte dell’Aquatic è stata tardiva: la conferma viene da una email del Comune che “prende atto della richiesta dell’Aquatic pervenuta in data 01/09/17”.  Tornando ai criteri di concessione degli spazi, quelli elencati dal presidente Vancheri non sono previsti in nessun articolo del bando di gara e del capitolato prestazionale  e perciò parla del nulla, oltre a fare un po’ di confusione, perché nella foga polemica sbaglia bando di gara e si richiama a quello del 2015/2016 nel quale detti criteri erano previsti. Ma quel bando non esiste più, è morto e sepolto. Ce n’è un altro, che parla chiaro e vorremmo sperare che se ne faccia una ragione. La verità è che il presidente Vancheri ha in testa un modello di sport diverso che quello che abbiamo noi e soprattutto diverso da quello propugnato dalla legge Renzi su Sport e periferie (su cui è basata la gara) che parla di “promozione delle attività sportive, sociali e aggregative.” 

L’Aquatic, nel suo piccolo, ha messo insieme 31 ragazzi per fare sport, aggregare umanamente e socialmente e ha chiesto al gestore della Cittadella un po’ di spazio per far praticare loro attività natatoria e pallanuotistica. Avremmo sperato che da parte del C.C.Ortigia la nostra nascita venisse accolta come un arricchimento del panorama sportivo, invece è scattata la discriminazione.  La verità è che il gestore questo spazio non ce lo vuole dare, nonostante da parte nostra siano stati fatti tutti i tentativi bonari possibili per ottenerlo. Dire, come fa il presidente Vancheri, che gli spazi  ci sarebbero e che siamo noi a non richiederli è a dir poco surreale. L’Aquatic non avrebbe voluto dar vita ad alcuna polemica, ma a questo punto non si tirerà certo indietro. Aspettiamo che parlino il Coni e la Fin, visto che il Comune è distratto. Per ora ci fermiamo qui.
 
Il Presidente 
Aquatic Club Siracusa
Riccardo Barone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *