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Incontro tra il procuratore Francesco Paolo Giordano e il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo

Giustizia e politica. Un lungo incontro che di primo acchito appare informale si è tenuto negli uffici della Procura della Repubblica di Siracusa tra il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano e il Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Dalle poche battute trapelate dagli ambienti del “palazzaccio”, non ci sarebbe nessuna condizione giudiziaria per Garozzo. La conferma insiste nell’assenza durante il colloquio di avvocati, di accompagnatori e nemmeno di testimoni, escludendo così qualsiasi situazione in tal senso.

Il capo della Procura, Francesco Paolo Giordano, come nel suo stile, non conferma e non smentisce. L’incontro è avvenuto la sera di lunedì scorso nell’ufficio del procuratore al quinto livello del palazzo di Giustizia di viale Santa Panagia e nulla trapela sul suo contenuto. Sotto quest’aspetto la logica deduzione s’incammina verso la direzione, che porterebbe alle dichiarazioni di Giancarlo Garozzo, quando avrebbe annunciava a caldo, nel bel mezzo della polemica sfociata con Simona Princiotta nei giorni scorsi, di volersi recare anche in Procura.

Tutto potrebbe essere collegato e ruotare attorno con quanto avvenuto la scorsa settimana subito dopo l’audizione del primo cittadino di Siracusa davanti alla Commissione Regionale Antimafia, alla quale seguirà il prossimo 6 ottobre quella della consigliera comunale, Simona Princiotta, convocata dopo le dichiarazioni di Garozzo e l’acquisizione dei documenti di cui nulla trapela che il primo cittadino ha consegnato alla Commissione. Audizione scaturita, come si ricorderà, dalle dichiarazioni dello stesso sindaco sulle implicazioni, a suo dire, criminali all’interno del Pd siracusano, in forte polemica con i vertici del partito di Renzi a Siracusa a seguito della rottura di ogni rapporto con il gruppone dei “fotiani”.

Ma il tal senso, secondo le indiscrezioni trapelate dagli ambienti politici dello stesso Pd, si sarebbe registrata una serie di “manovre di avvicinamento” tra Giancarlo Garozzo e parte degli uomini ai vertici del partito prima in lotta. Notizie che gli ambienti vicini a Garozzo non confermano e non smentiscono. Insomma, l’ascia di guerra appena dissotterrata, potrebbe ritornare a breve sottoterra, rimanendo in piedi la questione politica e morale per cui è sfocata la guerra, ma senza il coinvolgimento, ovviamente, dell’irriducibile, Simona Princiotta, che naviga ormai verso la candidatura alla massima carica del Vermexio per le prossime amministrative, che sono da considerare, con questi “lustri di luna”, ormai senza una data certa.     

Concetto Alota

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