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Lega Pro, il Siracusa sciupa un rigore e poi cede al Fondi

Fondi – Siracusa 2-0
Fondi (4-2-3-1): Baiocco; Tommaselli, Bertolo, Fissore, Squillace; De Martino, Bombagi; Tiscione, D’Agostino (33′ st Addessi), Calderini (31′ st Varone); Iadaresta (1′ st D’Angelo). A disp. Coletta, Di Sabatino, Battistoni, Guadalupi, Capuano, Galasso, Pompei, Carcatella, De Bonis. All. Pochesci –
Siracusa (4-3-3): Santurro; Giordano (18′ st Dezai), Turati, Pirrello, Dentice; Spinelli, Baiocco, Palermo; Longoni (21′ st Talamo), Scardina (30′ st De Respinis), Catania. A disp. Gagliardini, Diakité, Brumat, Di Dio, De Vita, Talamo, Cassini, Toscano. All. Sottil
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Reti: 5′ st Tiscione, 47′ St Varone
Dopo tre risultati utili il Siracusa si ferma a Fondi. Azzurri che mancano il vantaggio nel primo tempo (anche un rigore fallito da Longoni)  e che nella ripresa sono costretti a inseguire. Questa l’analisi dell’allenatore Andrea  Sottil. “Nel primo tempo meritavamo il vantaggio con il Fondi che non ci ha mai impegnato. Ma non abbiamo chiuso partita e questo è stato l’errore peggiore. Se Longoni calcia un rigore addosso al portiere, se Scardina piuttosto che passare il pallone calcia e sbaglia non posso fare molto. Oggi però  parliamo di una partita che lascia l’amarissimo in bocca”.
Amaro il commento del presidente Cutrufo: “Ho sempre difeso la squadra, ho sempre giustificato i risultati anche quelli che mi hanno amareggiato di più. Ma oggi non posso farlo. L’obiettivo della salvezza non può essere un alibi per ogni risultato negativo. Abbiamo un organico che può puntare alla salvezza. La gran parte del gruppo si allena insieme da diversi mesi. Questi sono i fatti. Adesso voglio le risposte dal campo. Voglio vedere una squadra che scende in campo con il giusto atteggiamento e che comprende che bisogna fare ogni sforzo in ogni singola partita. La voglia di spaccare tutto che il mister dice di trasmettere alla squadra non la vedo. Ed è invece questo quello che voglio. Solo dopo le partite potranno essere vinte o perse. Ma quell’atteggiamento da guerrieri deve essere sempre presente”.

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