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Noto calcio, allenamento davanti la cattedrale per protesta

Una pentola a pressione, una bomba ad orologeria con timer che sembrava spostarsi di giorno in giorno ma alla fine doveva deflagrare. É successo oggi pomeriggio allo stadio Palatucci quando all’arrivo dei calciatori il Direttore Sportivo ha dovuto comunicare loro la triste e, forse, irrimediabile realtà: tutti a casa. Indomiti e con una piccolissima speranza nel cuore i calciatori si sono ugualmente cambiati, hanno indossato calzoncini e magliette, presi i palloni e si sono recati in centro per allenarsi proprio davanti il Palazzo di Città. Un grido urlato davanti alla massima Istituzione per far sapere a tutti quanto sta accadendo. Con loro anche l’allenatore, il preparatore ( che ha guidato l’allenamento) e il Direttore Sportivo a cui abbiamo chiesto spiegazioni: “Ieri sera mi e stato comunicato dal Presidente dimissionario Graziano Zani di far lasciare le case dei calciatori fuori sede entro venerdì. Niente campi di allenamento, niente vitto, niente di niente; tutti liberi di tornarsene a casa propria perchè lui non si fa più carico di nulla”. Amara comunicazione ma che spiegazione ha dato? Considerato che domenica al termine della vittoriosa partita col Sorrento il vice Presidente Zani in sala stampa aveva annunciato interventi nel mercato di dicembre per rafforzare la squadra. Cos’è cambiato da domenica a lunedì sera?
” Cos’è successo io non lo so. L’unica cosa che mi ha detto è che ha deciso di mollare e che non corrisponderà più di nulla”. Tecnico e calciatori allora cosa vogliono comunicare con questo allenamento per le vie del Centro: “Un gesto dimostrativo con cui vogliono dire alla Città che loro desiderano mantenere il loro impegno. E io ribadisco che questa squadra può salvare ancora una volta la categoria”. Ma questo ovviamente al momento non è il primo pensiero, le prossime ore potrebbero diradare le nubi o far alzare l’asticella dell’allerta meteo, tanto per usare un termine assai inflazionato negli ultimi tempi. Sgomento tra i passanti ma soprattutto tra gli sportivi e i tifosi che hanno seguito l’evolversi del pomeriggio.
E.V.

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