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Noto, due giorni di studio per ricordare Mariannina Coffa

Un anno interamente dedicato alla poetessa netina vissuta nella seconda metà del 1800 ma troppo presto strappata alla vita ed alle sue passioni che sono riuscite, però, ad attraversare i secoli e giungere ai giorni nostri. Esempio fulgido nel panorama letterario siciliano che, però, non ha ancora avuto pieno riconoscimento, sebbene da tanti Mariannina Coffa sia definita la “saffo netina”. La sua produzione letteraria fu inevitabilmente legata alla sua storia personale ed ancora tanto di lei si deve scoprire, come dimostrano i passi avanti fatti rispetto all’ultimo convegno a lei dedicato nel 2011. La due giorni proposta dall’Amministrazione Bonfanti, con il suo Assessorato alla Cultura, retto da Cettina Raudino, ha dunque proposto diverse novità, sia tra i documenti ritrovati, che sui nuovi testi a lei dedicati, il tutto arricchito da pièce teatrali e canti. Nella prima giornata, vissuta all’interno dell’Archivio di Stato, ospitato nel Palazzo Impellizzeri, si è innanzitutto inaugurata la mostra documentaria, illustrata da Giuseppina Calvo, che insieme all’Assessore Raudino, alla scrittrice Marinella Fiume, al preside Angelo Fortuna, e alla dottoressa Carmen Tiralongo, hanno formato il comitato scientifico. “Avevamo gia fatto una mostra nel 2011 ma oggi proponiamo una Mariannina Coffa piu matura e consapevole- dichiara la Calvo-ci sono le lettere, la promessa di matrimonio, documento che viene conservato a Siracusa perchè si sposò proprio nella Città di Archimede, i messaggi ad Ascenzio. Ne approfitto per porre l’attenzione su alcune delle sue produzioni letterarie perchè andrebbero restaurate, anzi lanciamo un vero e proprio appello”.

Tre delle bacheche allestite contengono delle lettere inedite che ritroveremo poi nel libro “Voglio il mio cielo ” presentato proprio in questa occasione, scritto a quattro mani da Marinella Fiume e Biagio Iacono. “Venivano a diluvio e i versi e le idee” , questo scriveva Mariannina mentre dai balconi della casa nella sua Noto guardava il mare; innamorata profondamente della Città che le aveva dato i natali, innamorata della poesia, del giovane Ascenzio, della vita. Passioni profonde che non ha potuto vivere in pieno ma che sono talmente forti da giungere a noi, regalandoci di lei un’immagine di inalterata bellezza e profondità. Alla ricerca di nuovi spunti, di interessanti scoperte e con la voglia di fare ancora tanto per recuperare quanti più tasselli di quel mosaico che è stata la sua vita. Illustrata la mostra, infatti, si è poi dato avvio ai momenti di approfondimento. Con i saluti, in primis, delle autorità presenti, la dottoressa Concetta Corridore Direttrice dell’Archivio di Stato di Siracusa: “Mariannina Coffa è diventata il simbolo delle donne in generale, delle donne siciliane in particolare. Ringrazio tutti ma faccio un appello affinchè si abbia cura di questi documenti ed anzi di preveda anche la digitalizzazione per lasciare ai posteri tutto questo patrimonio”. Progettualità che si spera possano presto vedere la luce anche se ci sono nuove problematiche legate purtroppo alle nuove disposizioni relative agli Archivi che hanno sede in locali in affitto. Tornando alla “due giorni” dedicata a Mariannina Coffa, questo il saluto dell’Assessore Cettina Raudino: “Stiamo lavorando per il recupero totale delle figure più importanti della nostra Città, una per ogni anno, attraverso momenti diversi. Anche di Mariannina ci sono tantissime cose da dire e da evidenziare, ma in una società come la nostra dove si parla quotidianamente del ruolo della donna, tra emancipazione ma anche sopraffazioni e violenze, ecco che Mariannina è di grande attualità con i tempi contemporanei.  Abbiamo iniziato questo percorso con “Mariannina e le altre”, oggi e di piu parliamo non solo della produzione poetica ma di ogni campo che ci restituiscono Mariannina a tutto tondo che è anche un tuffo nella storia della nostra città. Perchè valorizzazione del patrimonio culturale è anche questo, non sono solo monumenti. Ringrazio l’Archivio di Stato per il grande lavoro svolto in sinergia con la Biblioteca comunale”.

Presente anche il Sindaco Corrado Bonfanti e, sfidando l’allerta meteo delle ultime ore, anche l’Assessore alla Cultura di Ragusa, città dove Mariannina andò ad abitare da sposata, Stefania Campo che lancia un altro grido d’allarme, la trasformazione della casa ragusana della Coffa, in b&b. Ma anche la volontà della sua Città di riappacificarsi con la poetessa forse non ben ricordata e celebrata. Appassionato e ricco di emozioni l’intervento della scrittrice Marinella Fiume che alla fine avrà un lungo applauso dai presenti. A prendere la parola poi anche l’editore e scrittore Biagio Iacono e il preside Angelo Fortuna: “La figura di Mariannina Coffa mi sembra sempre quella dell’Albatros di Baudelaire, uccello che una volta preso , da dominatore dei cieli diventa goffo e insignificante, cosi è la nostra Mariannina costretta a vivere in un tempo che non era il suo. Ed anche oggi dobbiamo sforzarci di collocarla nella giusta corrente letteraria”. E questo è stato solo l’epilogo di due giorni preziosi come prezioso è il segno di Mariannina Coffa lasciato nella sua Noto

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