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Noto, Giornata in memoria delle vittime innocenti delle mafie

Noto ha ospitato la manifestazione indetta da Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’intento è quello di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Quest’anno la sede della manifestazione nazionale è stata la città di Locri, mentre per la provincia di Siracusa, è stata scelta Noto.
“Questa scelta ci ha inorgoglito _ ha spiegato l’Assessore comunale alla legalità Giusi Solerte- in quanto segno tangibile del riconoscimento dell’impegno sociale della nostra città contro la criminalità organizzata e nel riutilizzo dei beni confiscati alla mafia”. Molti gli sforzi organizzativi profusi in considerazione della massiccia presenza non solo di autorità civili e militari ma soprattutto di bambini e ragazzi appartenenti alle scuole del territorio, di ogni ordine e grado. I partecipanti si sono riuniti alla villa comunale di buon mattino ed hanno poi sfilato per il corso principale del centro storico, con arrivo in Piazza Municipio. Qui sono stati letti i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie, ed ascoltato gli interventi delle Autorità presenti, che i giovani, assiepati sui gradini della Cattedrale, hanno sottolineato con applausi scroscianti. “Il mio grazie va alla rappresentante provinciale dell’associazione Libera, Lauretta Rinauro -ha proseguito l’Assessore Solerte al termine della mattinata-,  che in un’ottica di sensibilizzazione delle coscienze e di coinvolgimento attivo nella realizzazione dell’evento, si è rivolta alle scuole che si sono adoperate a preparare iniziative particolari, quali letture di poesie e esibizioni imperniate sul tema della legalità, della lotta alla mafia e del ricordo delle vittime della stessa”. Il bilancio della mattinata è stato tracciato. “Mi ha molto colpito la partecipazione dei ragazzi, scardinando quel fastidioso stereotipo che li vuole disattenti, quasi indifferenti a questi temi. Proprio da loro è, dunque, arrivata la spinta e la forza a proseguire sulla strada che ci vuole impegnati ed attivi nel rispetto della legalità e nella lotta a testa alta contro tutte le mafie.

Perché come disse Giovanni Falcone: “chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. Soddisfatta anche l’Assessore comunale alla Cultura e Pubblica Istruzione Sabina Pangallo. “L’anno delle stragi ero poco più che maggiorenne, stavo iniziando a tracciare la mia strada nel mondo, e ricordo benissimo quanto questi accadimenti incisero nella mia vita ed in quella della mia generazione. Ma quelle morti furono anche un punto di rottura con il passato, la società civile iniziò a ribellarsi, ad alzare la voce. Ebbene una su tutte fu la frase che mi colpì, che accompagnò la mia crescita e che oggi ho ritrovato: “Le vostre idee cammineranno sulle nostre gambe”. Un concetto talmente potente che oggi ho sentito forte tra questi bambini e ragazzi che allora non erano nemmeno nati. Ciò significa che si deve insistere, e si deve continuare sul solco tracciato da chi per la legalità ha perso la vita”.

Emanuela Volcan

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