Cultura

Noto, prima iniziativa pubblica per l’Associazione culturale “Semaforo Rosa”

L’aula magna del C.U.M.O. di Noto ha ospitato la prima iniziativa dell’Associazione culturale, di recente costituzione, Semaforo Rosa, presieduta da Cettina Raudino, nell’occasione insieme all’Associazione “Le formiche del fuoco”, presieduta da Niccolò Salvia. Si è scelto di presentare l’ultimo libro della scrittrice etnea Silvana Grasso “Solo se c’è la luna”, Marsilio Editori, alla sua terza ristampa, venduto già in 12 Paesi e candidato ai Premi Campiello e Viareggio, ma la serata è stato un’incredibile flusso di esuberante energia ma anche di profonda riflessione. Come il fuoco dell’Etna, nelle cui pendici è nata e cresciuta la scrittrice Silvana (precisamente a Macchia di Giarre), era quasi impossibile arginare la sua verve esplosiva, e alla fine ha prevalso facendo saltare qualsiasi schema preordinato per poter raccontare la storia del romanzo ed anche qualcosa della sua autrice.
Paradossalmente la stessa si è presentata attraverso la forza delle sue parole e dei suoi sentimenti regalando ai presenti moltissimo di sé. Così si comprende subito che la rara malattia che colpisce una delle protagoniste, Luna, impossibilitata a vivere alla luce del sole, è l’espediente per raccontare le “facce” del genere umano, la natura che porta ad avere atteggiamenti diversi se si è “alla luce del sole”, oppure no. Il manovale Girolamo, dopo trent’anni d’America, torna in Sicilia ( l’ambientazione è dei primi anni Cinquanta), col nuovo nome americano di Gerri. Nel suo paese arretrato, dove ancora si usa la cenere per lavare e lavarsi, fonda la fabbrica di sapone e saponette, Gerri Soap, che esporta, con grande successo economico e d’immagine, i suoi prodotti in tutta Italia.
Dal matrimonio con una ragazza che trascorre il tempo a intagliare volti e corpi sul legno, nasce Luna, bimba minuta e con una rarissima malattia che la costringe a vivere al buio, perché il Sole la ucciderebbe. Per farle compagnia, visto che la madre è vive in un mondo tutto suo, Gerri le “compra” Gioiella, figlia di una sua operaia, come fosse una sorella acquisita. Gioiella cresce chiusa e scontrosa, mentre Luna studia, legge avidamente poeti e scrittori, finché a 16 anni non le basta più innamorarsi di uomini scolpiti nel marmo o nei versi dei poeti: vuole un maschio vero. Non sa, però, che la quasi sorella prova per lei un sentimento d’attrazione sessuale, attraverso cui si sviluppa la storia delle due e non solo.
Forte ma non porno come ci tiene a precisare l’autrice, intrigante ma vero come viene presentato da Cettina Raudino e Niccolò Salvia, con letture a cura di Carmen Attardi e Concita Gallo. Bello ed interessante il dibattito aperto a fine presentazione: ” Il romanzo è un inno all’approssimazione, come la mia vita queste due ragazze in fondo sono una sola, la parte che soffre e la parte che non vuole soffrire”. Ha spiegato Silvana Grasso alle domande arrivate dai presenti. “Io da questa sera vi porterò tutti con me, perché siete un bene e lo sarete per sempre”. Molto contenta dell’ottima presenza e del riscontro avuto la Presidente Cettina Raudino: “E’ il debutto ufficiale per la nostra Associazione e sono felice perché è stata una serata fuori schema e quindi vitale. Con un canovaccio pronto a contraddire continuamente sé stesso e quindi vero. Ringrazio il C.U.M.O. per la generosa disponibilità e il bellissimo pubblico che abbiamo avuto, numeroso ed attentissimo”. Soddisfatto anche il Presidente dell’Associazione “Le formiche del fuoco”, Niccolò Salvia: “Vogliamo costruire spazi culturali liberi ed alternativi e la risposta di stasera ci riempe di gioia”.
Emanuela Volcan

 

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