Ambiente

Noto, il Museo del Mare apre ai più piccoli per svelarne i segreti

Al Museo del Mare di Calabernardo, borgo marinaro di Noto, si è svolto il laboratorio didattico- archeologico “I Segreti del Mare”, promosso dall’Associazione Turistica “ProNoto” e da Sicilia Antica, con il patrocinio del comune di Noto. Grande l’entusiasmo dei bambini che hanno partecipato in gran numero, in barba alle temperature proibitive di questa estate 2017, insieme con i propri genitori; molti per la prima volta al Museo creato all’interno dell’ex caserma della Guardia di Finanza. Il laboratorio, inserito nel programma “Effetto Noto 2017”, e “un’Estate con SiciliAntica” aveva l’obbiettivo di educare in maniera creativa e divertente, svelando alcuni segreti del mare, ma anche conoscere meglio il Museo di Calabernardo. Le due ideatrici del progetto sono state la vice Presidente della Pro Noto Valentina Alfò e la Consigliera Regionale di SiciliAntica Marta Fitula, coadiuvate da Cristina Calvo del Comune di Noto. Frutto di una interessante sinergia creatasi fra due delle associazioni sicuramente più presenti nel territorio, e l’amministrazione locale con in testa il Sindaco Corrado Bonfanti e l’Assesore della Cultura Giusi Solerte. I bambini, che sono rimasti al Museo fino a tarda ora, hanno anche realizzato piccole opere d’arte con l’impiego delle materie provenienti da mare. Le attività del laboratorio comprendevano: stampo di terracotta, realizzazione di tavolette di argilla con incisioni di conchiglie e canne; stampa con pintaderas, composizione di paesaggi marini di sale colorato, creazione di gioielli con conchiglie e di utensili con materiali di riciclo. L’archeologa Marta Fitula è stata molto contenta del risultato ottenuto soprattutto per la grande curiosità suscitata nei partecipanti: “Incredibilmente il grado di interesse e coinvolgimento è stato talmente alto da non vedere mai i bambini con il cellulare in mano (cosa assai rara, n.d.r.) neanche per informare i genitori che il laboratorio era terminato tanto erano impegnati nella realizzazione di piccoli oggetti come si faceva nell’antichità”. La fase laboratoriale è stata preceduta da una breve introduzione, che comprendeva le storie sul mare, il suo ruolo fin dalla prima comparsa dell’uomo nel comprensorio netino e sulle risorse marine. Con l’approccio multimediale Valentina Alfò brillantemente ha illustrato il legame tra “questa grande distesa d’acqua” e il territorio, la sua cultura e la tradizione incantando in seguito i presenti con il racconto di alcune leggende e miti. Il serpentone dei visitatori condotti dalla Calvo, in veste di padrona di casa, si è snodato tra le stanze del Museo arricchite da grandi schermi con la visualizzazione dei documentari sull’archeologia subacquea della zona. All’interno dell’edificio su due piani, oltre i panelli illustrativi e l’oggetti esposti si trova un binocolo per osservare il mare e il territorio circostante.“
E’ stata etta per conoscere meglio la storia della parte marittima di Noto con la possibilità di scoprire come, ad esempio, i nostri antenati decoravano i vasi con le conchiglie”- dice soddisfatta la mamma della piccola Giulia e aggiunge:“ Vengo spesso in Sicilia per le vacanze ed oggi, la mia piccolina, oltre a divertirsi creando, ha ascoltato a bocca aperta le storie, le leggende, curiosità archeologiche del mare. Porteremo a casa i manufatti da lei preparati come bel ricordo di questo stupendo pomeriggio al Museo del Mare”. Visto il grande successo del laboratorio, le due associazioni, con decine di anni dell’esperienza nella valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale si sono promesse di impegnarsi e di promuovere il Museo del Mare, un po’ vuoto, ma con tanto potenziale.

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