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Noto, “Non solo 25 novembre” Semaforo Rosa di nuovo “in marcia”. 

L’Associazione culturale Semaforo Rosa presieduta da Cettina Raudino si ripresenta alla città proprio in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Una scelta non casuale per un sodalizio che, composto da donne e uomini, sperimenta azioni collettive per il benessere dell’individuo con particolare attenzione alla donna. Presto verrà rilanciato lo Sportello di ascolto per donne in difficoltà, servizio di welfare culturale gratuito grazie al contributo volontaristico di professioniste in più settori. Si ricomincia, dunque, dal 25 novembre con una marcia che vedrà uomini e donne, gli uni accanto agli altri, radunarsi e partire da piazza XVI maggio alle ore 17  e percorrendo Corso Vittorio Emanuele giungere sino a Palazzo Ducezio. L’Associazione Semaforo Rosa ha già avuto l’adesione per sabato pomeriggio del LabOratorio Teatrale Sacro Cuore, l’Associazione “Le Formiche del fuoco”, il Gruppo “Toponomastica femminile”. Successivamente si prenderà parte alla tavola rotonda “Vietato tacere” in sala Gagliardi, h.18, organizzata dal Comune per il 25 novembre, con Vera Parisi che illustrerà tutte le progettualità dell’Associazione Semaforo Rosa e del Gruppo Toponomastica Femminile. Come detto, però, le celebrazioni del 25 novembre 2017 rappresentano un nuovo inizio per l’Associazione che sta davvero già marciando per riprendere le fila di un discorso, soprattutto quello dello Sportello, in grado di essere davvero servizio attivo alla Comunità.

“Abbiamo già avuto l’adesione degli Istituti Scolastici “Giovanni Aurispa” e “Francesco Maiore” grazie ai Dirigenti, rispettivamente Corrado Carelli e Aldo Sarchioto che hanno dato ampia disponibilità – ci spiega la Presidente Cettina Raudino – così come del Dirigente dell’Istituto Matteo Raeli, Concetto Veneziano, con cui si sarebbe individuato il plesso Carnilivari come sede, perché insiste in un quartiere periferico dove il disagio femminile è sicuramente alto. Ma siamo alla ricerca di ulteriori spazi cittadini, ad esempio al Piano Alto, al fine di ampliare i punti dello sportello dislocandoli in varie zone “calde” della città. L’obiettivo è quello di attenzionare ed essere aiuto concreto contro il disagio femminile declinato in tutte le forme, non solo la violenza tout court, ma tutti i bisogni che possono attenere a quelle fasce disagiate che hanno nelle donne i soggetti che portano maggiormente il carico del malessere. Dunque confermiamo la presenza di psicoterapeute, di avvocate ed aggiungiamo quest’anno anche professioniste in ambito igienico-sanitario. Siamo sempre felici – chiude la Presidente- di poter ricevere l’adesione di altre professioniste con la voglia di dedicare del tempo a chi vive in difficoltà”.

Emanuela Volcan

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