Cultura

Noto, “Terre di luce” con inediti scatti della ricostruita Cattedrale

Un nuovo appuntamento è stato inaugurato venerdì nell’elegante Gallery del Gagliardi Boutique Hotel di Noto, della famiglia Messina, una nuova espressione artistica, la fotografia, che succede alla mostra d’esordio che ha visto protagonisti gli inusuali e bellissimi collage di Valentina Mir. L’artista ha, dunque, passato il testimone ad un altro grande esponente del contemporaneo, indiscutibilmente uno dei più importanti e conosciuti fotografi siciliani, Carmelo Bongiorno. Tantissimi i riconoscimenti ottenuti nella sua già lunga carriera che inizia con il botto a 29 anni vincendo l’European Award for Photography, e contando oggi oltre ottanta mostre nei luoghi espositivi europei più importanti: la personale al Mois de la Photo a Paris, la tri-personale con Wim Wenders e Ugo Mulas al Piccolo Teatro di Milano, i Maestri della Fotografia al Guggenheim di Venezia, e molto altro. Un fotografo che ha vissuto anche i progressi, a volte traumatici, della tecnologia con la stessa curiosità ed attenzione della sua prima fotografia e grazie anche ad una formazione che non si è fermata all’immagine ma che ha spaziato tra musica e pittura. Sui suoi lavori sono stati editi vari volumi, arricchiti dai testi di Franco Battiato, personale amico di Carmelo Bongiorno, che per alcuni dei suoi dischi ha scelto i preziosi scatti del Maestro. A Noto Carmelo Bongiorno ha dunque presentato una mostra inedita dal titolo “Terre di luce” dove però esiste un grandissimo legame con la città, già nella scelta di quattro delle 11 fotografie esposte. Per la prima volta, infatti, sarà possibile ammirare parte del lavoro che Bongiorno realizzò nel 2007, anno della riapertura della Cattedrale di Noto, su incarico del Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea di Brescia. E già dal prospetto catturato dall’obiettivo di Bongiorno la Cattedrale diventa bagliore di luce risaltata dal chiaro scuro del bianco e nero, così anche l’interno in un susseguirsi di emozionanti fotografie d’autore. “La poetica del mio lavoro è nella visione intima ed intimista di ciò che mi interessa raccontare – ci spiega Carmelo Bongiorno-. Tutto parte da ciò che mi emoziona e la fotografia è l’arte dello sguardo”. Sempre in bianco e nero le “terre di luce” immortalate nella Timpa di Acireale, nei Crateri Silvestri dell’Etna (scatti realizzati nella medesima ora del giorno), nello Stromboli attraversato dalle goccioline d’acqua alzate da un aliscafo, dalla case rurali di una campagna siciliana, interrotte solo da un uomo, e dalla danza tra fasci di luce di una ragazza. Ma non solo bianco e nero, “Terre di Luce” ci propone anche due scatti “rubati” alla quotidianità: Berlino vista dal finestrino dell’aereo, ed un normale pomeriggio in spiaggia illuminato ancor di più dal colore di una maglietta. “Inserire queste due foto è stata una scelta di rottura e di alleggerimento dei contrasti cromatici”. Parallelamente all’attività artistica Carmelo Bongiorno insegna alle Accademie di Belle Arti di Palermo e di Catania dove ai suoi discenti ripete sempre: “C’è una grande differenza nell’uso del digitale con la consapevolezza di conoscere l’analogico”. Se pur giovane, come detto, ha fatto i conti con la propria arte e con la propria professione del passaggio epocale tra analogico e digitale. “Anche le migliori scuole di fotografia partono dall’insegnamento dell’uso dell’antico sistema, per giungere alle più moderne tecnologie”.
La mostra di Carmelo Bongiorno è visitabile sino al 18 luglio 2017, già nella serata inaugurale in tantissimi non hanno mancato all’invito dei fratelli Messina, Costanza, Corrado e Nicola che ancora una volta hanno fatto centro con questa proposta di altissima qualità all’interno della Gallery dell’elegante Gagliardi Boutique Hotel; un modo nuovo, dinamico e interessante di intendere accoglienza del turista e proposta culturale in una Noto che ha tanta voglia di imporsi tra le città d’arte e cultura, ancor di più di quanto non lo sia stata finora.
Emanuela Volcan

 

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