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Priolo, Penisola Magnisi esce dalla lista delle discariche abusive

C’è anche la Penisola Magnisi tra i 25 siti archeologici che escono dalla lista delle discariche abusive per le quali l’Italia è condannata a pagare, a seguito della sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea del 2 dicembre 2014, una penalità semestrale. Dalle iniziali 200 discariche dichiarate non conformi alle Direttive 77/442 e 91/696.

Oggi l’Italia è chiamata a versare, per il quinto semestre successivo alla sentenza, 16 milioni di euro. Lo ha spiegato la Direzione generale Ambiente della Commissione europea, in una lettera indirizzata alle autorità italiane, in replica alla documentazione inviata dal nostro Paese nel giugno scorso con informazioni sullo stato di avanzamento della messa in regola di 33 siti, per otto dei quali resta dunque ancora in vigore la penalità.

“Questo – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è
l’ennesimo buon risultato del grande lavoro di squadra che unisce il
ministero dell’Ambiente, la struttura di missione della Presidenza del
Consiglio e le autorità italiane in Europa, il nuovo commissario
Gen. Giuseppe Vadalà e gli enti territoriali interessati in un continuo
confronto con la Commissione Ue. E’ chiaro – prosegue Galletti – che
siano ancora troppe le discariche abusive in Italia e che non si
possa essere davvero contenti fin quando queste non si saranno
azzerate: i dati però parlano chiaro e tracciano in due ultimi due
anni una discesa verticale dei siti in infrazione, che vuol dire una
riduzione di costi ambientali ed economici inaccettabili per i
cittadini”.

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