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Tonnara Santa Panagia: saccheggiata e abbandonata con milioni di euro sperperati mentre la gente muore di fame

“I lavori sospesi nell’ex tonnara di Santa Panagia potrebbero riprendere tra breve”. Era questa una delle tante dichiarazioni di uno dei tanti ciarlatani politici siracusani nel mese di giugno scorso, con l’aggiunta che erano già disponibili oltre sei milioni di euro per la risoluzione del contratto e la chiusura del contenzioso sfociato tra Soprintendenza di Siracusa e l’impresa affidataria dei lavori.

E poi aggiungeva: “Nei lavori di ristrutturazione dovrebbe passare a breve la seconda impresa riconosciuta nella gara di appalto, mentre s’indicava il 2020 per la fine dei lavori e il collaudo”.

Ma, per la cronaca, fino a stamane il cantiere si presentava come un luogo saccheggiato, dove sono a disposizione di chi ne ha necessità di belle tegole antichizzate e tante pietre di antico pregio; spariti anche fregi e stemmi, vasche di pietra e scalini caratteristici del tempo.

Il cantiere è abbandonato e il cancello aperto a ladri, drogati e sbandati, a senza tetto e tanti extracomunitari che al nostro arrivo all’alba di stamane, nella speranza di una passeggiata salutare, si fa per dire (in mezzo a milioni di tonnellate di detriti che inondano decine di ettari di terreno tra la vecchia discarica autorizzata ex Magliocco chiusa da anni e un mare di detriti (vedi foto), si alzavano e si lavavano con l’acqua del mare.

Concetto Alota  

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