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Villa Reimann, l’impegno dei candidati sindaco a rilanciarla

Ricostituire il comitato di gestione per individuare gli interventi da eseguire anche con una certa urgenza per evitare ulteriore degrado della villa Reimann. Questo è emerso ieri mattina nel corso del confronto tra candidati sindaco. Il dibattito, che si è tenuto nel salone del museo del papiro, è stato organizzato dal raggruppamento di Cittadini ed Associazioni denominato Save Villa Reimann, costituito nel maggio del 2014 con l’intento di svolgere la propria attività di volontariato per vigilare sull’effettivo adempimento delle volontà testamentarie della signora Christiane Elisabeth Reimann, trasferitasi a Siracusa nel 1934 rimanendovi fino alla sua morte avvenuta nel 1979.

Dopo avere evidenziato le lacune sull’amministrazione del patrimonio Reimann e la difficoltà “a instaurare un colloquio chiaro e convincente con i vari funzionari addetti, per reticenza o per ignoranza della materia trattata, la prof. Lucia Acerra e l’avv. Marcello Lo Iacono hanno sottolineato come sia necessario che “dopo tanti anni di oblio, di decadenza e di degrado, Villa Reimann ritorni agli antichi splendori. Lo impone l’accettazione dell’eredità Reimann, lo vuole la città e lo pretende la sua storia”.

Per superare il gap dovuto alla penuria di fondi da destinare al patrimonio immobiliare che la nobildonna danese ha donato al Comune aretuseo, è stato chiesto ai candidati sindaco di impegnarsi a destinare anche pochi centesimi a metro cubo del costo dell’acqua, attinta dai pozzi Reimann proprio alla gestione complessiva e alla manutenzione della villa. Attualmente l’immobile necessita di manutenzione straordinaria alle strutture e ai manufatti lignei attaccati dalle termiti. Dependance: dopo che è stato trasferito un Ufficio distaccato comunale e sono state sfrattate l’associazione antiracket e la Consulta femminile i locali si sono resi liberi.

La saletta conferenze al piano terra è stata interessata recentemente e parzialmente da lavori di manutenzione dietro l’intervento dei Vigili del Fuoco e dell’Asp. Permangono ancora diverse deficienze strutturali con distacchi di cemento e piastrelle di ceramica e piante di fichidindia che crescono nelle gronde. La gestione della Dependance è passata ultimamente sotto la competenza dell’assessorato al Patrimonio.

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