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Domenica l’inaugurazione del monumento ad Archimede

“Per la prima volta Siracusa dedica un monumento ad Archimede, ma l’inaugurazione dell’opera sarà solo una tappa perché è nostra intenzione continuare ad omaggiare il nostro più illustre concittadino”. Lo ha detto il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, aprendo stamattina la conferenza stampa di presentazione dell’evento che si terrà domenica prossima (13 marzo) al rivellino del Ponte umbertino, all’ingresso di Ortigia, dove alle 10,30 sarà scoperto il monumento realizzato dallo scultore siracusano, Pietro Marchese e dall’architetto genovese, Virginia Rossello. I due artisti risultarono vincitori di un concorso di idee lanciato dal “Comitato monumento di Archimede”.

L’inaugurazione sarà il momento clou di una serie di iniziative che l’Amministrazione e altri operatori della città hanno organizzato a partire da domani e fino a lunedì, 14 marzo, giornata in cui in tutto il mondo si tiene il “Pi greco day”, dedicato proprio ad Archimede (il dettaglio delle iniziative e allegato alla e-mail). Parteciperanno il sindaco Garozzo, l’assessore alle Politiche culturali, Francesco Italia, il commissario del Libero consorzio comunale, Antonino Lutri, che ha contribuito all’opera, l’arcivescovo Salvatore Pappalardo e la presidente del Comitato, Cettina Voza. “Siracusa deve colmare un vuoto rispetto ad Archimede – ha aggiunto il sindaco Garozzo – il cui genio è apprezzato in tutto il mondo molto più della sua città natale. Una sondaggio ci dice che tutti conoscono Archimede ma pochi associano il suo nome a Siracusa; anche per questo abbiamo deciso di accelerare per la realizzazione del monumento e di continuare con le iniziative che lo possano ricordare”.

Francesco Italia, assessore alle Politiche culturali, ha presentato le iniziate collaterali non senza  avere prima ringraziato il consigliere comunale Cosimo Burti “che per primo ha sollecitato l’Amministrazione a sbloccare la realizzazione del monumento e ci ha aiutato a superare le difficoltà burocratiche. Ogni anno – ha annunciato l’assessore Italia – terremo degli eventi legati ad Archimede  e sui quali stiamo coinvolgendo alcuni attori della vita culturale siracusana che hanno condiviso l’importanza di valorizzare questa straordinaria figura”.

Per Cettina Voza, “l’inaugurazione del monumento è come l’approdo che fa dimenticare le traversie del viaggio. Archimede è per Siracusa il simbolo più alto di un periodo in cui la città fu grande come grande fu la cultura greca classica. Nel nostro lavoro non sono mancate le difficoltà ma siamo andati avanti perché avevamo l’incoraggiamento dei siracusani”. Voza ha ricordato Puccio Mascali, che fu promotore del Comitato ma scomparo nel 2012, e l’avvocato Corrado Piccione, che ne fu presidente onorario.

Cosimo Burti ha manifestato l’orgoglio e la soddisfazione per il fatto che a realizzare l’opera “sia stato scelto un artista siracusano” mentre l’autore, Pietro Marchese, ha tenuto a sottolineare che “è stato un lavoro in team. Archimede – ha detto – è stato rappresentato in modo diverso da ciascun artista perché non esiste un’iconografia consolidata. Noi abbiamo scelto di rappresentarlo alla maniera ellenistica cercando di dargli un volto che esprimesse la profondità del suo pensiero”.

Scheda del monumento. L’opera è volta non solo alla rappresentazione della figura di Archimede ma anche al suo  pensiero. Il monumento si sviluppa attraverso l’interazione con il celebre “gioco” Stomachion o Loculus archimedeo.

 L’opera scultorea è composta da un basamento di grandi dimensioni in pietra di Comiso (8 metri  x 8), che riproduce il famoso rompicapo di forma quadrata,  all’interno del quale è contenuta  l’intera opera di Archimede  compreso la statua in bronzo che lo rappresenta.  I 14 tasselli di cui è composto lo Stomachion, sono stati progettati su diverse altezze, e in ognuno di essi è inciso ad intarsio un studio del Genio sotto forma di simbolo. Essi  variano dal livello del pavimento fino a 60 cm, in modo tale che – oltre ad arredare la piazza – possano servire da sedute. I loghi intarsiati rappresentano i diversi ambiti di ricerca del Genio: Le macchine di Archimede, la fisica dei corpi solidi e liquidi, la matematica dei grandi numeri, Archimede e l’astronomia.

 La statua in bronzo  (di altezza metri 2,60) è collocata nel tassello più alto dello Stomachion per un altezza totale di metri 3,20. La figura di Archimede accenna un passo, il passo verso la conoscenza, dando all’opera un certo dinamismo ancor più esaltato da un evidente chiasmo policleteo. Dal punto di vista anagrafico Archimede non è stato rappresentato nell’ultimo periodo della sua vita (si pensa che abbia vissuto fino all’età di settantacinque anni), ma è stato idealizzato come una divinità greca, con qualche tratto ispirato alla scultura ellenistica, periodo in cui il Genio ha vissuto. Nella mano destra tiene un piccolo prototipo di uno specchio ustore che si accinge ad usare direzionandolo verso il porto e nella mano sinistra un compasso. Entrambi gli strumenti sono stati realizzati in bronzo bianco. L’immagine vuole rievocare l’aspetto del mito e della sua importanza nei secoli. La statua mantiene l’aspetto solenne del Genio concentrato nella sua applicazione-studio.

L’opera è dotata anche di un impianto d’illuminazione a led di nuova generazione progettata dal designer francese Jean Francois Jales. Lo Stomachion è stato realizzato dall’impresa edile Pro-edil  Servizi S.r.l. La statua è stata fusa in Toscana presso la Fonderia Versiliese Fratelli Lucarini a Pietrasanta.

Pietro Marchese (SCULTORE) Nato a Siracusa nel 1977. Nel 2001 si è diplomato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara con il massimo dei voti. Dal 2003 al 2011 ha insegnato in qualità di Tecnico di Laboratorio presso il dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1997 partecipa a varie mostre collettive e personali  sia in Italia che all’estero,  e realizza diverse opere pubbliche tra le quali figurano il monumento alla campionessa mondiale di apnea Rossana Maiorca, collocata nei fondali dell’area marina protetta del Plemmirio a Siracusa, e la monumentale opera realizzata a Catania per la Fondazione Fiumara d’Arte “la Porta della bellezza”. Attualmente insegna come titolare di cattedra al Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga. Vive ed opera a Finale Ligure. In occasione dell’EXPO 2015 è stato inserito nella lista dei migliori 8 artisti italiani della Wild Life Art.

Virginia Rossello (ARCHITETTO) Nasce a Genova nel 1988. Esegue i suoi studi tra Spagna e Italia, dove si laurea col massimo dei voti nell’università di Architettura di Genova nel 2012. Nel periodo studentesco é vincitrice di vari premi e borse di studio ed é impegnata come tutor didattico di supporto al corso di Matematica  dell’università di Architettura. Dal 2011  esegue vari stages in Italia e in Spagna nello studio di ingegneria strutturale E.U.T.E.C.A di Juan Francisco de la Torre(Madrid). Dopo la laurea lavora tra Genova e Parigi nello studio di progettazione 5+1AA  di Alfonso Femia e Gianluca Peluffo e poi nello studio di progettazione di Interni XOLF di Jean-Vincent Rischard, con sede a Parigi. Attualmente vive a Marrakech (Marocco) dove lavora dal 2013 come architetto capo progetto nello studio di progettazione Architects-Associati di Karim EL ACHAK, Amine Kabbaj e Malak Laraki , dove é impegnata in progetti pubblici e privati in Marocco, Qatar e Arabia Saudita.

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