Aia negata a Lukoil, il sindaco Italia: “Servono investimenti”
Dopo l’approvazione ieri della riforma costituzionale sulla tutela dell’ecosistema e della biodiversità, il sindaco, Francesco Italia, interviene con una dichiarazione nella vicenda del riesame delle prescrizioni dell’Aia alla società Lukoil/Isab. «In seguito alle più o meno strumentali prese di posizione lette a valle dell’approvazione delle prescrizioni Aia da parte del ministero nei confronti della società Lukoil, ritengo di dover ulteriormente rivendicare e difendere le azioni che l’amministrazione comunale ha coerentemente compiuto negli ultimi 8 anni e che hanno portato alla situazione attuale. Le prescrizioni oggetto di discussione non nascono in modo casuale o vessatorio, ma sono perfettamente in linea con le emissioni dichiarate dall’azienda, e con le direttive europee, e mirano alla tutela della salute pubblica che, in nessun caso, come il nostro parlamento ha appena ribadito, può essere barattata con l’attività imprenditoriale o, peggio, con l’occupazione.
«La mai celata e presunta incompatibilità tra salute e occupazione è assolutamente inaccettabile sotto ogni profilo e non siamo in alcun modo disposti a mediare su ciò che consideriamo il presupposto di ogni discussione. «Oggi, anche tramite le risorse del Pnrr, esistono le condizioni tecniche ed economiche affinché la tutela del lavoro e lo sviluppo della zona industriale, a cui nessuno vuole e deve rinunciare, siano coerenti con le normative ed il pieno rispetto dell’ambiente. Non basta il greenwashing, non servono petizioni di principio, ma investimenti, progetti, scadenze e la piena responsabilità di tutti i protagonisti».
Intanto, sulla questione industriale, Legambiente ha promosso una manifestazione, in programma per sabato mattina a Melilli
Per un decisivo miglioramento della qualità dell’aria delle città vicine alle zone industriali – come Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli – rimane essenziale l’aggiornamento e l’approvazione del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria, di cui in seguito all’annullamento da parte del Tar Palermo nel luglio 2020 non si hanno più notizie e con esso le revisioni delle AIA che ne sarebbero conseguite e avrebbero determinato l’adozione di tecniche più avanzate e misure più stringenti. Queste misure continuiamo a chiederle da anni e 3 siamo pure intervenuti a difesa del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria dinanzi al Tar di Palermo nei procedimenti amministrativi promossi dalle industrie. Stupisce che l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo dichiari di non conoscere il punto di vista di Legambiente sulla questione. Nel ribadire a gran voce che il Piano sia prontamente adeguato, anche con la consultazione delle associazioni ambientaliste e non solo delle imprese industriali, Legambiente stigmatizza il coro lamentoso che si è alzato a difesa dei meschini interessi di qualche azienda che pur di non adeguarsi alle ragionevoli e misurate prescrizioni paventa chiusure, delocalizzazioni e licenziamenti. Il pietoso piagnucolio per ottenere fondi dal PNRR invocando la transizione energetica mentre si vuole continuare come prima è un vergognoso tentativo di imbrogliare lavoratori e cittadini che noi respingiamo.