PoliticaPrimo Piano

Alleanza Pd-M5S: entro fine settimana il chiarimento

Potrebbe esserci nel fine settimana il chiarimento chiesto da più parti rispetto all’alleanza tra il partito democratico e il movimento cinque stelle per le elezioni regionali. La presa di posizione dei pentastellati, che hanno messo sul tavolo delle trattative nove punti programmatici ai quali non intendono rinunciare, è al vaglio del vertice del Pd mentre la candidata alla presidenza della regione, Caterina Chinnici, ha assicurato che al più presto concorderà con i responsabili dei partiti della coalizione di centro sinistra una data in cui incontrarsi per affrontare i dettagli del programma di governo.

La questione non è di poco conto se si considera che alle Politiche, Pd e M5S corrono divisi. In Sicilia, qualora dovesse essere confermato il patto, reso ancor più evidente dalle primarie, si concretizzerebbe un’anomalia non soltanto elettorale ma anche politica. Perché la coalizione regga, il movimento cinque stelle ha posto delle condizioni, alcune delle quali di rilevanza politica. Lo scoglio più complicato da superare è costituito dal fatto che i pentastellati sono contrari alla costruzione nell’isola di due termovalorizzatori per risolvere la questione legata alla saturazione delle discariche che cronicizza il problema dei rifiuti.

Anche la Chinnici si è detta contraria agli inceneritori ma, allo stesso tempo, ha posto il problema dello smaltimento dei rifiuti. Tra i quesiti posti dal M5S: il potenziamento dei centri per l’impiego, attenzione ai precari storici, la formazione professionale degli Asu, la gestione del fondi europei, il sostegno ai Comuni per la programmazione del Pnrr, la riduzione dei costi della macchina amministrativa, il rilancio della sanità, le politiche giovanili e la lotta al randagismo. Da questi nove punti si deciderà se proseguire l’alleanza oppure scioglierla.

A questi temi si aggiunge una certa insofferenza di Claudio Fava che ha lanciato un siluro contro la Chinnici, accusandola, a sedici giorni dal voto delle primarie, di non avere esercitato il ruolo di garante della coalizione e di non avere dato alcun indirizzo. Indecisioni che spingerebbero la lista Centopassi a defilarsi dalla coalizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *