Levata di scudi contro l’assalto alla Sovrintendenza di Siracusa
La rimozione di tutti i dirigenti della Sovrintendenza ai beni culturali di Siracusa è al centro delle argomentazioni della politica sioracusana. Tutti si rammaricano per questo nuovo colpo basso da parte del governo regioonale nei confronti della sovrintendenza fra le più importanti della Sicilia. In tal senso si registra un ntervento congiunto delle onorevoli Sofia Amoddio e Marika Cirone di Marco sul trasferimento dei funzionari della Sovrintendenza di Siracusa. Per l’Amoddio: “Il trasferimento ad altre funzioni dei dirigenti della Soprintendenza di Siracusa lungi dal rappresentare una normale rotazione assume i connotati di un atto politico punitivo che segue gli atti precedenti compresa la revoca della Soprintendente Basile”.
“Quanto accaduto è estremamente grave e ritengo che vada affrontato non solo a livello di ricorsi amministravi ma anche attraverso un chiarimento politico con il governo regionale”. Per la Cirone di Marco invece “L’ultimo colpo di maglio inferto alla Sovrintendenza più strategica per l’intera Sicilia è stato consumato in piena vacatio con il nuovo Governo alle porte. Ho lavorato per interrompere una gestione che ha rilevato il suo volto più malevolo nei confronti di una dirigenza impegnata a tutelare i nostri beni comuni più preziosi”. “il nuovo Assessore regionale ai Beni Culturali, al quale rivolgo pensieri augurali, avrà tra i suoi primi compiti di ripristinare la legalità e dare serenità al territorio”.
LEGAMBIENTE: “LA SOVRINTENDENZA DI SIRACUSA MERCE DI SCAMBIO”. Per Legambiente Sicilia, non si tratta di proteggere posizioni personali ma di evitare pericolosi passi indietro sul terreno della tutela del paesaggio e di uno sviluppo non asservito al “partito del mattone”. “Il provvedimento – spiega Teressa Campagna – è tanto più grave se si valuta che è avvenuto con tempismo eccezionale, solo alcune ore prima dell’assegnazione delle deleghe ai nuovi assessori. C’era forse il timore che l’attuale dirigente, responsabile della persecuzione a danno della ex Soprintendente Basile, piazzato lì da Pippo Gianni, non sarebbe stato confermato dal nuovo assessore? Fatto sta che la Soprintendenza di Siracusa da alcuni mesi è diventata “merce da scambiare” in occasione di ogni rimpasto della giunta regionale. I politici che hanno messo le mani sulla Soprintendenza di Siracusa sappiano che le associazioni e i cittadini che da anni si battono per la tutela del territorio non arretreranno di un metro e che vigileranno contro abusi che possano continuare la devastazione del territorio siracusano in corso da troppi anni.