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Appello di cento donne: “No alla degenerazione della politica”

Un centinaio di donne siracusane ha sottoscritto un appello contro la degenerazione del dibattito politico. Lo spunto è, ovviamente, riferito alle vicende extra politiche che riguardano i cosiddetti veleni al Comune di Siracusa. “Il dibattito politico, anche quello più aspro e duro, non può e non deve degenerare fino a ledere i diritti elementari di ogni persona e donna – è scritto nel documento – Ad ogni persona va garantita la libertà di esprimere la propria opinione e la propria iniziativa senza ricatti personali, senza essere costretta a leggere e vedere il proprio nome e la propria famiglia in una sorta di gogna mediatica”.

“La macchina del fango, della menzogna, della calunnia, della diffamazione, non ha scrupoli né limiti, non si ferma dinnanzi a nulla, nemmeno davanti a una donna, a una mamma quotidianamente attaccata e vilipesa – scrivono le donne promotrici dell’appello – Le questioni politiche vanno discusse nelle sedi istituzionali preposte e con gli strumenti della dialettica e del confronto anche aspro e duro; e le questioni giudiziarie vanno affrontate nelle aule di Tribunale. La denigrazione come strumento di battaglia politica ­ oltre ad essere puerile e miope – è crudele, cattiva, irriguardosa e irrispettosa. Noi, donne e cittadine siracusane, ci sentiamo offese nel metodo e nel merito. La nostra indignazione riguarda quanto sta subendo Simona Princiotta ma vale per ogni persona, ogni donna a cui vengono violati i diritti fondamentali alla libertà e alla di­gnità”.

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