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Arte & Cultura a Floridia. Decennale del maestro Nunzio Bruno. Solo una “apparente” dipartita     

Domenica 7 Luglio, dalle 18 alle 22, il Centro studi Xiridia offrirà al territorio l’apertura straordinaria del Museo etnografico Nunzio Bruno ed un salotto in Piazza Umberto I, dove, sull’onda delle emozioni, si daranno convegno rappresentanti delle istituzioni, del mondo culturale ed artistico per rivivere fatti, momenti, esperienze legati al Maestro e per rinnovare il patto con l’amico Nunzio Bruno. Il ricordo rivolto all’artista dalla personalità poliedrica e dal multiforme ingegno, in questo anno, il 2019, che segna il Decennale della sua apparente dipartita.

Purtroppo, il Maestro Nunzio Bruno, dopo aver coronato il suo sogno di vedere esposto nell’ex Carcere di Piazza Umberto I a Floridia parte del materiale raccolto e restaurato in decenni di paziente lavoro di recupero, scompare improvvisamente il 4 luglio 2009 lasciando un vuoto incolmabile in seno alla comunità e non riuscendo a vedere spiccare il volo della sua creatura. A testimonianza del suo incessante lavoro di ricerca, di studio e di conservazione e per la sua meritoria attività di ricercatore e di artista al Museo viene dato il nome di Museo Etnografico N. Bruno, per evitarne la dimenticanza, così come egli definiva lo smarrimento della memoria. Dimenticanza che è stata scongiurata da una costante e puntuale attività svolta dai prosecutori, i quali, ormai da decenni camminano insieme lungo il percorso segnato dal Maestro con un impegno che rappresenta oggi, come ieri, la sua ineludibile, viva e vivificante presenza.

Insieme al comitato organizzatore, eminenti studiosi tracceranno un profilo del Maestro Bruno, della sua personalità eclettica e originalissima, rievocando momenti, esperienze ed emozioni vissuti e conversando sull’opera di divulgazione del prezioso patrimonio materiale e spirituale da lui lasciato in eredità, che rivive nei numerosi reperti costituenti oggi l’anima del Museo di Floridia, diretto dalla figlia Cetty, e dell’Antiquarium del medioevo di Sortino, opera del figlio Gioacchino. È ormai evidente che tale preziosa eredità culturale rappresenta un elemento propulsore per le generazioni passate e per quelle nuove, essendo in grado di guidarle nell’affascinante lavoro di indagine all’interno della memoria storica e culturale siciliana. Vogliamo sottolineare che in ricordo del grande Maestro, egli stesso custode e divulgatore di memorie, da un’ideazione di Massimo Papa e con l’organizzazione e la direzione artistica della figlia Cetty, è stato istituito il Premio Nunzio Bruno per l’arte popolare siciliana. Il Premio, nato per potersi rinnovare con cadenza annuale, con le sue quattro edizioni – svolte dal 2010 al 2013 – ha inteso riconoscere ufficialmente e premiare lo straordinario valore delle risorse umane, artistiche e intellettuali di quanti si adoperano, attraverso la loro opera materiale, i loro studi e ricerche scientifiche, alla riscoperta, alla conoscenza, alla promozione e alla divulgazione del patrimonio etnoantropologico regionale.

Questo pomeriggio di luglio vuol essere, dunque, anche un’occasione di confronto sul ruolo trainante rappresentato dal patrimonio culturale per la crescita socio-economica del territorio e sull’importanza che riveste il lavoro compiuto da chi, come il fondatore del museo, il Maestro Nunzio Bruno, sensibile cultore delle testimonianze del passato, ne intuì le potenzialità in tempi non sospetti.

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