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Articolouno, sentenza del Tar: “Un città ferita e umiliata” “No alle strumentalizzazioni della destra”

Comunque la si pensi e da qualsiasi collocazione politica la si vuole giudicare la situazione politica-amministrativa in cui viene trascinata la città rappresenta  una umiliazione per tutta Siracusa.

Una città di più di 120 mila abitanti, bellissima ma con tante necessità, problemi e incombenze che ha già pagato il beffardo schizofrenico autoscioglimento del consiglio comunale oggi registra l’annullamento –  sospeso ma incombente –   pure del  Sindaco.

L’accoglimento del Cga del ricorso presentato da Italia, relativamente alla richiesta di sospensiva degli effetti della sentenza del Tar, è sicuramente un fatto positivo poiché  evita l’immediato vuoto politico ed istituzionale ma lo stesso provvedimento non entra e non poteva  nel merito della sentenza: il 15 gennaio lo farà e gli scenari rimangono tutti aperti.

Una città di fatto  commissariata non può fare esultare nessuno; Questa sentenza del Tar si trascina dietro una città ferita, umiliata, con la democrazia sospesa:  Solo qualche irresponsabile può gioire di tutto questo.

Non ci piacciono, in tal senso,  le strumentalizzazioni del centrodestra siracusano che tenta  maldestramente di insinuare che le irregolarità riscontrate siano il frutto di un complotto organizzato dagli altri, chiaramente  da Italia e chi lo ha sostenuto.

Alla Magistratura, infatti,  il compito di individuare eventuali reati penali e se ne emergeranno sarà giusto che i colpevoli siano perseguiti  ma è chiaro che si è trattato di un mix di incompetenza, di superficialità, di  stanchezza e stoltezza.

Questo non affievolisce certo  la gravità delle anomalie e irregolarità che tanto danno stanno producendo alla città , alla sua immagine e alle sue necessità di governo ma è da politica di piccolo cabotaggio il tentativo di narrare una strategia complottista per determinare e produrre le irregolarità. Allo stato, infatti, non bisogna essere particolari esperti in ricerca e statistica per immaginare – per la tornata elettorale prevista .-  una probabile  conferma delle scelte sui Sindaci,  semmai è ragionevole ipotizzare   qualche importante modifica sulla composizione delle liste e del consiglio comunale.

Nessuno, allo stato, è in grado di immaginare se emergeranno responsabilità penali che  saranno comunque  personali e  insinuare  complotti, strategie, associazioni in tal caso a delinquere va ben al di là delle parole e del pensiero che abbiamo letto dello stesso candidato e ricorrente Reale.

La situazione è già molto grave in sé e non c’ è certo bisogno di aggiungere altri elementi di inquinamento e avvelenamento del clima politico.

Peraltro   lo vogliamo dire ad alcuni improvvidi e smemorati  esponenti politici che la destra siracusana ha già dato ampia dimostrazione, negli anni e nelle legislature,  di non essere in grado né di governare e pare neanche di fare opposizione.

Con altrettanta fermezza non ci ritroviamo neanche nelle letture minimaliste che leggiamo e sentiamo. Il fatto che siano solo quasi 7 mila potenziali votanti e 9 sezioni che saranno richiamati al voto non significa che la situazione è sotto controllo e in fondo si può fare spallucce ed andare avanti tranquillamente.

Per la visione che abbiamo noi della democrazia e della trasparenza, e che ricordiamo essere anche quella delle forze che si richiamano al centrosinistra,  anche se solo 1 voto di un cittadino non è stato rispettato  si violano le regole elementari della democrazia e del libero consenso. Su questo non si possono fare conteggi e valutazioni di convenienza: la democrazia e il rispetto dei cittadini deve valere sempre e comunque a prescindere dalla quantità delle schede in discussione e da  chi può in un determinato momento trarne potenziale vantaggio.

Come art1 avevamo già detto, con coraggio e coerenza anche in difformità con il nostro fronte politico, che erano troppo gravi e diffuse le irregolarità che emergevano dai lavori della Commissione prefettizia.

 Troppo inquietanti da andare ben  oltre alla fisiologica dialettica tra destra e sinistra, tra maggioranza e opposizione. Quando vengono intaccati i capisaldi della democrazia e del rispetto delle opinioni dei cittadini bisognava sviluppare una riflessione profonda sulla scelta migliore da fare.

Coltiviamo la preoccupazione che qualsiasi soggetto prevarrà sarà precario, chiunque uscirà vincente da questo supplemento elettorale rischia di essere  figlio di condizioni discutibili e di ombre di trasparenza e regolarità, prigioniero di ricorsi e controricorsi costretti a rincorrere più  le aule dei vari  tribunali che quelle del Consiglio e del Comune.

A nostro  avviso appena tecnicamente possibile si torni al voto, di tutti. Siracusa ha bisogno di  un Consiglio, di un Sindaco, di un’amministrazione liberati da ogni ombra, sospetto, nel pieno della legittimità democratica e popolare.

Temiamo che  questo non  sarà possibile ottenerlo  con queste parziali  tornate elettorali;   invitiamo pertanto  tutte le forze del centrosinistra, delle associazioni democratiche, lo stesso Italia ad una serissima e rigorosa riflessione.

Non si può, infatti, pensare di  gestire una città come Siracusa per 3 anni in regime di precarietà e sempre a rischio delegittimazione.

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