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Augusta, prevista la chiusura della sede Inps

«La determina della scorsa settimana a firma del Presidente Boeri è un atto inaccettabile e di prevaricazione nei confronti di una intera città e della sua popolazione. Chiudere completamente il presidio Inps ad Augusta significa costringere anziani, disabili, indigenti e cittadini in genere a spostarsi con mezzi propri verso Lentini o verso Siracusa, per qualunque necessità legata all’INPS.»

Così Paolo Sanzaro, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, commenta, insieme a Sebastiano Spagna, segretario generale della FNP, e Daniele Passanisi, segretario generale della FP territoriale, la notizia sulla chiusura del presidio augustano dell’istituto di previdenza.

«Tante le perplessità legate a questa ritorsiva determina, prima fra tutte quelle legate al fatto che in tutta la Sicilia solo Augusta viene chiusa. – scrivono i tre segretari – L’INPS dice che la colpa è del comune che non ha, fino ad oggi, messo a disposizione locali idonei al collocamento di un Punto Inps, il comune dice che non è così ed in questo rimpallo di responsabilità, intanto, la gente di Augusta resta senza alcun presidio INPS.»

Paolo Sanzaro ricorda i troppi scippi subiti dal territorio e richiama tutti alla responsabilità. «Una provincia ridotta ad uno spezzatino – tuona il segretario della Cisl – Stanno smontando pezzo dopo pezzo i servizi per i cittadini. Si rende adesso necessaria una mobilitazione del territorio e delle sue forze di rappresentanza politica e sociale, oltre all’adempimento dei propri doveri, ognuno per la sua parte, per convincere la Direzione Nazionale a tornare sui suoi passi.»

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