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Automobilista aveva alterato la targa della vettura

Nell’ambito delle iniziative portate avanti da questo Ufficio, volte ad incrementare i livelli di legalità sulle strade, sono stati eseguiti diversi accertamenti sulle contraffazioni dei documenti abilitativi di guida ed in particolare sulle targhe.

Nel corso di questa attività è emerso che un autoveicolo di grossa cilindrata presentava una presumibile alterazione della targa di immatricolazione.

La scoperta è avvenuta attraverso la visione dei fotogrammi scaturiti dalla verbalizzazione a seguito di un’infrazione per eccesso di velocità, appurata mediante il sistema di rilevazione “Vergilius”.

In occasione, infatti,  della visione delle foto scattate durante il servizio, il personale addetto ha constatato che il secondo carattere alfabetico della targa posteriore del veicolo risultava manipolato, con una manomissione della lettera corrispondente.

Gli operatori della Squadra di Polizia Giudiziaria si sono quindi recati all’indirizzo dei proprietari dell’autoveicolo in argomento ed hanno potuto verificare che effettivamente nella targa alterata vi erano delle tracce di incisione effettuate sulla seconda lettera con la lama di un taglierino in modo da trasformare la lettera “F” in lettera “E”.

Inoltre la parte bianca di contorno al 2° carattere si presentava schiarita rispetto alle rimanenti parti in bianco, in modo da far presupporre che questa zona della targa fosse stata trattata con detergenti o solventi allo scopo di cancellare le tracce della precedente alterazione.

Alla luce di quanto scoperto i proprietari della citata autovettura sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni di Enti dello Stato ed alterazione ed uso di targa contraffatta, oltre a ricevere sanzioni amministrative per eccesso di velocità per importi superiori a 2.000 euro. Allo stesso conducente, così identificato, è stata ritirata e sospesa la patente di guida per il periodo corrispondente alle violazioni commesse.

Atteggiamenti come questi, tendenti ad occultare i dati identificati dei veicoli, per sottrarsi ai controlli da remoto, oltre che costituire reato penale, sottendono la precisa volontà da parte di queste persone di superare di molto i limiti di velocità imposti dagli Enti proprietari della Strada, mettendo, così, a repentaglio la propria ed altrui incolumità.

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