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Autoporto, i sindaci di Melilli e Augusta: “Noi, non invitati al tavolo tecnico”

Scoppia la polemica attorno all’autoporto di Melilli. A innescare la miccia sono stati i sindaci di Melilli e di Augusta, Giuseppe Carta e Giuseppe Di Mare che non hanno digerito la loro esclusione dal tavolo tecnico che si è tenuto all’autorità portuale di sistema di Augusta. A partecipare alla riunione di ieri sono stati il vice presidente della commissione trasporti, Paolo Ficara, e i rappresentanti di associazioni di categoria. L’incontro è seguito a un sopralluogo all’autoporto, utilizzato oggi come deposito della protezione civile per l’emergenza covid. Ficara ha ribadito l’esigenza di rafforzare i settori della logistica e dei trasporti, con una connessione diretta con il porto commerciale di Augusta, anche per messo dell’autoporto.

“Ben venga l’istituzione di un tavolo tecnico in cui si possano confrontare attori pubblici e privati per rimettere al centro dell’agenda politica il futuro del porto di Augusta e dell’autoporto di Melilli”. In questi termini replicano i sindaci di Melilli e di Augusta, che affondano gli artigli sul mancato invito alle due amministrazioni.

“Troviamo sconveniente oltre che scortese da un punto di vista istituzionale, affrontare queste problematiche senza confrontarsi con le amministrazioni comunali che rappresentiamo i territori. Sarebbe più utile al raggiungimento di un obiettivo comune, non escludere i soggetti che maggiormente vivono sulle proprie spalle i disagi di una grande opera con enormi potenzialità non sfruttate”.

“Porto e autoporto sono due strutture strettamente connesse ed è evidente a tutti che con i giusti investimenti l’autoporto di Melilli potrebbe diventare una infrastruttura strategica essenziale per il rilancio di tutta l’area. Per queste ragioni – concludono i sindaci Carta e Di Mare – insieme alla deputazione nazionale e alla Regione, rivendichiamo la presenza dei Comuni di Melilli e di Augusta ai prossimi tavoli tecnici su questo delicato argomento”.

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