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Benvenuti a Siracusa: code interminabili, strade scassate, sosta selvaggia, caos, smog e il “ring” Ztl

Un’ora per entrare o per uscire in auto da Siracusa. Caos, smog, strade scassate in un groviglio di automobili che si accalcano sotto il sole cocente in un traffico perennemente impazzito, con interminabili file di macchine che intasano le strade e inquinano l’aria. Questo e l’incubo quotidiano che coinvolge i cittadini siracusani e che non accenna a diminuire. Nel conto ci sono le ore che gli automobilisti perdono e lo stress che sono obbligati a subire. Il costo emotivo è difficile da quantificare e il costo economico degli ingorghi stradali in città non è da sottovalutare.

Insiste poi il girone infernale per chi arriva nei pressi della Stazione ferroviaria che si forma percorrendo le vie Crispi e il tratto parallelo del Corso Umberto, dove tra auto che traballano per i crateri sull’asfalto e la distesa di auto parcheggiate a zig zag, diventa un incubo transitarvi; poi la notte diviene un covo di extracomunitari, barboni, gay e prostitute con le bottiglie di birra e di vino vuote che luccicano in uno scenario davvero sconvolgente.  Nessun a Siracusa ha le idee chiare sui problemi della viabilità e del traffico, della zona a traffico limitato, del trasporto pubblico, dell’inquinamento da gas di scarico e in generale e di ciò che riguarda il miglioramento della vivibilità della nostra città, senza alcun condizionamento ideologico.

Le condizioni organizzative all’assessorato al traffico sono da sempre deludenti; gli assessori cambiano di continuo senza una visione chiara del grave problema. Ora si aggiunge la sostituzione per mere beghe politiche del comandante di vigili urbani in un gioco di potere politico senza precedenti e nell’indifferenza generale. Professionalità ed esperienza sono solo opzionali. La situazione critica della vivibilità siracusana è un fatto. Allo stato attuale si possono ipotizzare solo provvedimenti tampone, nella speranza di lasciare alla prossima amministrazione il compito di disegnare un piano traffico e di mobilità per una città vivibile e a misura umana.

Le autovetture circolanti in Ortigia sono troppe per un centro storicamente votato per altri obiettivi urbanistici; e com’è avvenuto nel passato ogni tentativo di distribuire il traffico in arterie rientranti nel “ring” della ZTL e chiudere e/o limitare il traffico non può produrre nessun beneficio sulla qualità della vita nell’isolotto. Occorre poi attivare una vigilanza efficiente ed efficace sulla sosta selvaggia, in cui si formano ingorghi modello “day after” semplicemente perché in tutte le strade si parcheggia in doppia, tripla fila, sui marciapiedi, in divieto di sosta e sulle strisce pedonali, negli scivoli dei diversamente abili, ambulanti parcheggiati sulle strisce pedonali o accanto ai bidoni della spazzatura per vendere frutta, verdura, ricotte, pane e pesce sotto il sole cocente e in mezzo allo smog. Siamo davvero nell’inferno sulla terra.

Concetto Alota

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