Cronaca

Carabinieri e Marina Militare, stretta sugli abusivi in Ortigia

Recependo le numerose segnalazioni e proteste di commercianti e cittadini, i Carabinieri della Stazione Ortigia in sinergia con il personale della Capitaneria di Porto hanno effettuato nella mattinata di ieri, una serie di controlli alle numerose bancarelle nella zona del mercato e in riva delle Poste, dell’isola di Ortigia, volti a verificare il possesso delle autorizzazioni alla vendita e le effettive condizioni di conservazione dei prodotti alimentari somministrati ai cittadini, la cui tutela e sicurezza alimentare costituisce, da sempre, un settore d’intervento prioritario per l’Arma dei Carabinieri.

Al termine dei controlli, i Carabinieri e il personale della Capitaneria di Porto hanno sequestrato circa 200 ricci di mare la cui pesca e vendita è vietata in questo periodo e sanzionato di conseguenza un venditore ambulante per il mancato rispetto del fermo biologico in atto. Il personale operante ha quindi proceduto al sequestro degli esemplari e alla contestazione di una sanzione amministrativa per un ammontare di 4000 euro. Gli esemplari, ritrovati ancora vivi, sono stati successivamente rigettati in mare ad opera della unità M/V CP 323 della Capitaneria di Porto di Siracusa.

Si rammenta il fermo biologico della pesca dei ricci di mare nel periodo compreso tra l’1 maggio e il 30 giugno inclusi di ogni anno, periodo di riproduzione della specie, imposto a causa dell’eccessivo prelievo degli echinodermi effettuato negli anni, sia da parte dei pescatori professionali che da parte dei pescatori sportivi.  In questo periodo è vietato pescare, detenere, trasbordare, sbarcare, trasportare e commercializzare il riccio di mare in qualunque stadio di crescita.

Nello specifico settore, proseguiranno i controlli in modo continuativo, interessando non solo altre zone cittadine ma venendo estesi a frazioni e comuni limitrofi, al fine di arginare un fenomeno in cui la vendita della merce sulle bancarelle abusive o nei bagagliai delle macchine presuppone, in alcuni casi, la commissione di illeciti ben più gravi.

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