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Casa del pellegrino: i commercianti propensi per il ritorno all’accoglienza dei visitatori

Si allarga il fronte di coloro che auspicano che la Casa del pellegrino tornasse a svolgere la funzione per cui è nata. Nel dibattito che in questi giorni si è instaurato attorno alla futura destinazione d’uso della struttura di via del Santuario si aggiungono le voci di due rappresentanti del commercio, entrambi convinti che non posa esservi altro impiego. 

“Il turismo religioso ha una valenza importate nella nostra città – spiega Elio Piscitello, presidente della Confcommercio – e dovrebbe essere maggiormente curato. In tal senso, la Casa del pellegrino potrebbe rappresentare un punto di riferimento nell’accoglienza degli ospiti in visita ai luoghi sacri della nostra città. L’eventuale gestione dovrebbe scaturire in accordo con il Santuario: servirebbe una soluzione che metta d’accordo amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile, e l’ente Santuario che ne è il concessionario perché occorre una gestione professionale e lungimirante sempre a vantaggio del turismo religioso”. 

Sulla stessa linea d’onda di Piscitello e del presidente degli albergatori siracusani sta il presidente di Confesercenti, Giuseppe Vasquez, per il quale non andrebbe snaturata la natura della casa del pellegrino. “Quando negli anni cinquanta fu pensata e costruita – dice – era per il solo ed esclusivo interesse di alloggiare i pellegrini che venivano nella nostra città per la madonnina delle lacrime e la basilica santuario che, nel frattempo, è stata realizzata. Non vedo, quindi, altra destinazione d’uso per quest’edificio.  

Vasquez va oltre: “Pur lodevole la proposta di farla gestire da un istituto scolastico che la utilizzi come albergo-scuola, mi chiedo, però, come mai è stata dimostrata così tanta indifferenza per l’albergo-scuola di via Crispi al punto da farla distruggere dai vandali mentre oggi, virando completamente dall’originario progetto dell’ex Provincia regionale, si sta mettendo in pratica l’iniziativa del social housing”.  

Quando gli si fa notare che il progetto di via Crispi potrebbe essere applicato anche alla struttura a pochi passi dal Santuario, il presidente di Confesercenti replica: “Comprendo che l’obiettivo principale di questa edilizia sociale è fornire alloggi con buoni o ottimi standard di qualità, a canone calmierato, quindi, in qualche modo, rispondendo al requisito di venire incontro alle esigenze dei meno abbienti ma, tanto vale, ripristinare l’originaria destinazione d’uso ospitando i pellegrini in arrivo nella nostra città. Non voglio sapere i retroscena delle vicende che ruotano attorno all’edificio di via del Santuario però ribadisco il mio pensiero sul ripristino dell’iniziativa di chi la pensò con quella destinazione d’uso, ponendo la base essenziale della gestione oculata”. 

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