Caso acqua: le indagini si allargano a ventaglio
Si dispiegano a ventaglio le “vele” del “Galeone” politico-amministrativo legato alla gara d’appalto per l’affidamento del servizio idrico nei comuni di Siracusa e Solarino. L’inchiesta giudiziaria formalizzata il 14 giugno del 2014 e coordinata dal Procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e affidata al sostituto Giancarlo Longo, dopo l’acquisizione degli atti d’ufficio da parte della guardia di finanza al Vermexio, si potrebbe arricchire di altri elementi probatori e di altri personaggi collegati tra di loro per la stessa “pratica”. Fonti investigative confermerebbero che il raggio d’azione dell’indagine in corso potrebbe essere allargato con il carico giudiziario di più persone che a vario titolo sarebbero coinvolte nell’inchiesta che scaturì da una serie d’interventi: una denuncia di turbativa d’asta, che fu presentata dal Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, attraverso l’ufficio legale del comune aretuseo nei confronti d’ignoti, e che, a suo dire, avrebbero interferito pesantemente sul regolare svolgimento dell’iter per il bando di gara necessario per l’affidamento del servizio idrico nei due comuni, Siracusa e Solarino (una situazione per la cronaca trattata nella condizione della somma urgenza e per un servizio pubblico vitale alla cittadinanza dopo il turbolento fallimento della Sai8 e le carenze dell’intera rete idrica e fognaria); mentre ancora prima l’on. Vinciullo e il consigliere comunale Castagnino avevano avanzato pubblicamente dei forti dubbi sul metodo e lo svolgimento della medesima gara durante l’espletamento del necessario iter burocratico per l’affidamento del Servizio Idrico, e per questo i due esponenti politici furono a suo tempo ascoltati dagli organi di polizia giudiziaria, ai sensi della legge che regola la materia, nella qualità di persone informate dei fatti, mentre i “Grilli aretusei” a più riprese e con regolare tempistica hanno sempre contestato e denunciato il loro dissenso su tutto “l’affaire acqua”. Nelle prime battute dell’indagine fu innalzato il “velo” del massimo riserbo da parte degli inquirenti, mentre una fazione politica si era “parata” a protezione di possibili fughe di notizie, di fatti e circostanze, che gli inquirenti stanno passando al setaccio insieme al consulente nominato dalla procura di Siracusa, scrutando e spulciando i faldoni della corposa documentazione acquisita presso gli uffici comunali del Vermexio, e nello stesso tempo avrebbero ascoltato altre persone informate dei fatti, oltre a quelle sentite di primo acchito a suo tempo, con l’aggiunta di tutti i risvolti a largo raggio e più volte denunciate da alcuni consiglieri comunali dell’opposizione. Nel Registro delle Notizie di Reato presso il Tribunale di Siracusa sono stati iscritti a vario titolo tutti i possibili potenziali attori interessati alla vicenda per la gestione della rete idrica e fognaria, mentre altri riferimenti nell’indagine includerebbero e raffronterebbero la formale denuncia sui media (e forse in più note scritte e recapitate agli inquirenti in varie forme) da parte di qualcuno a suo tempo per quel “ritorno al passato” di uomini e mezzi già attori-soggetti nella lunga e ingarbugliata storia della gestione dell’acqua siracusana, dalla prima genitura chiamata SOGEAS, alla SAI8 fallita malamente, e ora all’ATI, formata dalla Dam, società spagnola, che rappresenta il 40% dell’Associazione Temporanea d’Imprese, mentre il rimanente 60% è suddiviso tra la società Ligeam per una quota del 30%, e la società Onda srl detentrice dell’altro 30%; ma pochi giorni or sono la Ligeam ha deciso di ritirarsi dalla Newco già costituita e in un comunicato ha spiegato che si è trattato di una decisione legata al protrarsi oltre ogni logico limite di tempo della condizione in essere della gara che si è venuta creare, per una serie di motivi noti a tutti, mentre l’iter dell’affidamento del Servizio Idrico dei comuni di Siracusa e Solarino, secondo le notizie trapelate dagli ambienti politici di Siracusa e Solarino, continuerà senza alcuna interruzione; ma tutta questa ennesima vicenda giudiziaria sulla gestione dell’acqua siracusana a ben vedere e a ben sentire si potrebbe allargare ancora a macchia d’olio e dove a “scivolare” ci potrebbero essere altri attori e altri registi.
Concetto Alota