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Caso Assunta Marsala, la Procura medita di aprire un nuovo fascicolo

E’ necessaria l’apertura di un nuovo fascicolo d’inchiesta per la morte di Assunta Marsala, la ventiseienne siracusana, scomparsa di casa e il cui cadavere è stato rinvenuto nelle campagne di contrada Bufalaro il 3 gennaio 1999. Il gip del tribunale di Siracusa ha trasmesso al pubblico ministero Maurizio Musco, il carteggio relativo alla riapertura del caso, con la richiesta di riformulare un nuova notizia di reato per dare seguito alla richiesta dei familiari della vittima di riaccendere i riflettori dopo tanti anni.

Come si ricorderà, l’avvocato Antonio Lo Iacono ha accompagnato il 19 novembre scorso la madre di Assunta, Rosa La Manna, al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, per formalizzare la richiesta che giunge a quattro anni di distanza da un’altra simile, presentata dallo stesso legale per comprendere se, alla luce delle nuove tecnologie applicate alla ricerca scientifica, potesse essere trovato un appiglio o elementi in grado di dare una chiave di lettura a quello che per gli inquirenti sarebbe stato un omicidio a oggi senza un colpevole.

Il nuovo contributo alle indagini è costituito dal telefono cellulare appartenuto a Susy Marsala, che la madre ha spontaneamente consegnato al sostituto procuratore Musco. Quest’ultimo valuterà adesso se aprire un nuovo fascicolo d’inchiesta sul caso Marsala. Il telefonino è stato conservato per tutto questo tempo dalla madre di Assunta alla quale lo aveva dato Francesco Calcinella, il marito della vittima, subito dopo la scoperta della morte della ragazza. Si tratta di un vecchio modello e-tacs.

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