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Caso D’Amico, L’ASP interviene dopo il rifiuto del ricovero in Suap

Sul caso del signor D’Amico di Avola interviene il direttore del Distretto sanitario di Noto Giuseppe Consiglio: “L’assistenza domiciliare prevista dal PAI e accettata dalla famiglia è di 62 ore settimanali. Avevamo proposto il ricovero in SUAP dove sarebbe stata garantita l’assistenza H24 che però è stato rifiutato dal caregiver del signor D’Amico come da apposito verbale formato da tutti gli interessati.

In atto la cooperativa affidataria del servizio si è appreso che sta avendo difficoltà ad erogare le prestazioni cosi come previste per carenza di infermieri. Pertanto il Distretto sanitario di Noto si è prontamente attivato per risolvere il problema ed erogare l’assistenza anche attraverso altre associazioni già in convenzione con l’Asp per l’assistenza domiciliare”.

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