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Caso Fatima II: condannati 2 egiziani, assolto il tunisino

La corte d’assise di Siracusa ha inflitto la condanna a 24 anni di reclusione nei confronti dei due egiziani ritenuti responsabili di omicidio volontario ai danni del comandante del motopesca Fatima II, Gianluca Bianca, vittima di un ammutinamento, di un sequestro di persona e poi dell’uccisione, avvenuta il 17 luglio 2012.

La Corte d’assise di Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere, Alfredo Spitaleri), ha condannato a 24 anni di reclusione ciascuno i pescatori egiziani Elasha Rami Mohamed e Mohamed Ibrahim Abd El Moatti Hamdy, per i quali il pm Tommaso Pagano aveva sollecitato la condanna all’ergastolo. Stessa pena aveva chiesto per il terzo imputato, il tunisino Slimane Abdeljelil, detto Benzina, per il quale, però, i giudici hanno emesso, a sorpresa, una sentenza di assoluzione per non avere commesso il fatto.

I due egiziani sono stati condannati anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla professione marittima. Sono stati condannati inoltre al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili costituite, da liquidarsi in separato giudizio e al pagamento di una provvisionale esecutiva per un ammontare di 40mila euro per la moglie di Bianca, Monica Patania, di 20 mila euro per ciascuno dei tre figli, 40 mila euro per la madre del marittimo siracusano, Antonina Moscuzza, e alla rifusione delle spese processuali sostenute dalle parti civili.

I familiari di Gianluca Bianmca non nascondono l’amarezza per una sentenza che a loro dire non rispetta la memoria del loro congiunto.

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