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Caso Open Land, a novembre il processo col rito abbreviato

No alla produzione di ulteriore indagini suppletive da parte dei pubblici ministeri e della stessa parte civile al processo scaturito dalla vicenda “Open Land”, per la quale sono imputate cinque persone. Sciogliendo la riserva, il Gip del tribunale Alessandra Gigli, ha emesso un’ordinanza con la quale ha accolto di fatto le eccezioni avanzate dal collegio di difesa. In particolare, i due rappresentanti della pubblica accusa Antonio Nicastro e Tommaso Pagano avevano prodotto agli atti del processo in fase di udien-za preliminare, documentazione per indagini suppletive. Il Gip ha poi disposto la nuova udienza per il 4 novembre prossimo dopo avere accolto la richiesta di ricorrere al rito abbreviato da parte di quattro imputati. In quella sede si approfondiscono le posizioni giudiziarie dell’ingegnere Natale Borgione, nella qualità di allora dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Siracusa, l’ingegnere Vincenzo Trigilia, funzionario capo del servizio, il geometra Raffaele Gallo, tecnico istruttore, e di Emanuele Serra. La loro posizione è stata stralciata rispetto a quella del quinto imputato Corrado Gianna, che ha scelto il rito ordinario e per il quale la Procura di Siracusa insiste per il rinvio a giudizio.

I cinque imputati a vario titolo devono rispondere di tentata concussione ai danni dei titolari dell’impresa che chiedeva il rilascio di autorizzazioni alla costruzione del centro commerciale in viale Epipoli, attualmente in fase di completamento. Il procedimento penale scaturisce dalla denuncia, presen-tata il 30 settembre 2009 presso gli uffici della Procura di Siracusa, dall’amministratore unico della“Open Land srl”. In quella denuncia si fa-ceva riferimento a pressioni subite per il rilascio delle autorizzazioni.

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