AmbientePrimo Piano

Caso Pillirina: Ance attacca, Sel e Verdi rispondono

Continuiamo a leggere sulla stampa interventi provenienti dai soliti noti che mirano a screditare anche il nuovo progetto del Resort che dovrebbe sorgere nella penisola della Maddalena, all’interno della costa nota col nome “Pillirina”. E’ il solito ritornello di uno sparuto gruppetto che si autoproclama ambientalista, secondo il principio del “no a tutto”, a prescindere dalla reale conoscenza di quello che si decide di bloccare a tutti i costi. Personalmente non conosco l’imprenditore che ha ancora il coraggio di proporre un investimento così rilevante, ma come rappresentante della categoria dei Costruttori che l’ANCE ha il diritto e il dovere di assistere in ogni modo, considero indifferibile invitare tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti ad un atteggiamento sereno e privo di pericolosissimi estremismi.

Il progetto originario del Resort venne giudicato invasivo e ne venne chiesto un ridimensionamento, immediatamente accettato dalla società proponente che ha elaborato una soluzione rispettosa della tutela dei luoghi. Ma nel frattempo la macchina micidiale del “NO” si era messa in moto, ottenendo da politici immaginari, che sicuramente non hanno studiato a dovere tutta la faccenda, un affrettato provvedimento di avvio della istituzione di una riserva su tutta la penisola della Maddalena, perché, con la solita arroganza,  l’iniziativa fosse definitivamente uccisa sul nascere.

 Adesso, dopo la radicale revisione del progetto, si deve procedere alla riperimetrazione della istituenda Riserva, che sarebbe leggermente ridimensionata per consentire una pacifica convivenza di tutela e sviluppo: in altre parole potrà esserci la riserva, da gestire con improbabili fondi pubblici che non verranno e lasceranno tutto nell’inevitabile degrado, e sarà salvato l’investimento privato, che contrariamente a quello pubblico esiste ed è ancora disponibile, per creare una struttura ricettiva di eccezionale valenza in termini di immediata occupazione e di attrazione turistica stabile.

Ma ci vuole molto a comprendere che i passaggi della convivenza civile e democratica sono stati correttamente consumati, e smetterla di fare le cassandre del malaugurio, evocando disastri ambientali inesistenti? Chiediamo ufficialmente al Sindaco di assumersi, come è abituato a fare, le sue responsabilità di amministratore ed al nuovo Assessore Regionale all’Ambiente di adoperarsi per la riperimetrazione della riserva in tempi brevissimi, prima che anche questo investimento finisca altrove, ricordando che la città chiede sviluppo e lavoro e che quei pochi che alzano la voce non la rappresentano in alcun modo, né ora, né al momento in cui i cittadini, in democrazia, esprimono il loro giudizio su chi li ha amministrati.

 Ing. Massimo Riili

Presidente Ance Siracusa

SEL: “IL CONSIGLIO COMUNALE NON HA COMPETENZA SULLA PERIMETRAZIONE”. Questo Consiglio non ha competenza in merito alla perimetrazione di un parco naturalistico (art. 4 l.r. 14/88 e sue modifiche),possiamo dire se vogliamo il parco o no,avrà un valore politico,ma non entrare in merito alla perimetrazione che è essenzialmente una valutazione tecnico scientifica affidata dalla legge  (artt.3 e 4 legge reg.n.14/88 e sue modifiche ed integrazioni) al Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale). Il Consiglio regionale(che già dato parere negativo alle osservazioni ed opposizioni dei privati) pare si riunirà finalmente domani martedì per decidere e non vogliamo pensare che qualcuno attraverso un voto di questo organo consiliare voglia influenzare decisioni che sono prettamente scientifiche, come auspichiamo che il “Consiglio per la protezione del patrimonio naturale”non si farà  certamente condizionare da argomenti,pressioni o ingerenze politiche,o di altro tipo, improprie e deciderà secondo scienza e coscienza perché questo è l’interesse della città tutta e non di qualche investitore

Sono concetti che abbiamo,come SEL,ribadito ,con diverse dichiarazioni ,più volte,a fronte di tentativi(con  impropri cd tavoli tecnici politici) miranti  a porre sulla bilancia altre pseudo argomentazioni e valutazioni(sviluppo,occupazioni etc)estranee alla materia e ,nella sostanza ,tendenti a difendere solo interessi privati,come  consentire la creazione di un villaggio turistico ,o altri interventi privati che si contrabbandano ,come avvenuto per altri interventi del passato come Asparano, come la panacea per l’occupazione e lo sviluppo,di cui poi non si è visto nulla o molto poco.

Si portano esempi stranieri di villaggi,si parla di compatibilità del progetto,di garantire l’accesso al mare ecc. Il problema è altro.

Vogliamo la riserva naturale? E’ Compatibile  un villaggio turistico,anche il più bello e meno impattante,o altre antropizzazioni,con la riserva naturale?

Sulla prima domanda noi diciamo che è proprio la riserva, salvando l’ultimo, e ormai l’unico, pezzo incontaminato del nostro patrimonio naturale ed ambientale costiero,le sue valenze  ambientali,geologiche,biologiche,storiche (basta pensare alle antiche latomie,alle tracce storiche che vanno dall’età del bronzo a quella greca e successive) che  costituisce  anche  un importante elemento di quel modello di sviluppo turistico al quale, come città, tendiamo,un elemento di più di appetibilità della nostra offerta turistica,con  ricadute importanti anche sull’economia e sull’occupazione.

Riteniamo anzi che una classe politica che si è posto questo obiettivo  ne dovrebbe accelerare i tempi(sono passati quasi tre anni!) sia nel prendere il decreto definitivo di istituzione sia per la sua gestione! E per questo facciamo anche appello al neo Assessore al Territorio di cui conosciamo la sensibilità all’argomento.

Non è il villaggio che porterà sviluppo e occupazione (gli esempi già realizzati ne sono la prova) se non in termini molto modesti  e per l’occupazione per qualche periodo per la sua costruzione, porterà sicuramente però un incremento agli affari di taluni e l’alterazione irreversibile di un gioiello!

Non serve neppure per lo sviluppo turistico. Siracusa oggi ha una offerta di posti letto che è ben piuù alta della domanda. Mentre  esprimiamo forti dubbi sulla compatibilità di una presenza antropica (turisti, pullman, rumori, impatto delle costruzioni e delle viabilità necessarie) così significativa con l’ambiente naturale(fisico, faunistico e della flora).

Vincenzo Vitale – Segretario Provinciale SEL

Enrico Lo Curzio, Gaetano Malignaggi e Giuseppe Rabbito

Gruppo Consiliare SEL

PATTI (VERDI): “METTERE IN RISERVA UN TERRITORIO NON E’ UN CAPRICCIO”. Dopo la presa di posizione di ANCE Siracusa, circa la coabitazione del villaggio turistico Elemata e la Riserva del Plemmirio, attraverso la riperimetrazione di quest’ultima, mi preme ricordare che ben quattro proposte di riprerimetrazione sono state presentate al Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale e tutte e quattro, con motivazioni dettagliate e scientifiche, sono state bocciate. Mettere in “riserva” un territorio non è un capriccio, vuol dire preservarlo dall’antropizzazione per tutelare la biodiversità. Del resto sono arcinote le mire cementificatrici per il futuro della nostra Città a vantaggio del suo profitto del suo presidente l’ing. Massimo Riili. Colgo l’occasione per formulare due inviti, uno al Presidente Crocetta affinchè acceleri i tempi della modifica della legge regionale per l’istituzione delle Riserve cosi come richiesto dalla Corte Costituzionale e a terminare l’iter per creazione di quella del Plemmirio (scadenza vincolo luglio 2015) e inoltre invito il Sindaco Garozzo a rispettare il suo programma elettorale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *