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Caso Scieri, 21 siracusani: “La commissione d’indagine vada a fondo”

Sul caso Scieri e sul lavoro determinato della Commissione Parlamentare presieduta dall’inizio della parlamentare Sofia Amoddio si stanno manifestando scenari inquietanti che confermano i sospetti e le perplessità sollevati dalla famiglia e dai numerosi cittadini che hanno sempre richiesto il riavvio delle indagini per riportare alla luce omissioni e complicità.

Dopo l’audizione del commilitone che per ultimo ha visto in vita Lele Scieri e quella di due carabinieri che hanno svolto le indagini nell’immediatezza del ritrovamento del cadavere del giovane avvocato che aveva appena iniziato il servizio militare nei parà alla caserma Gamerra di Pisa, la situazione sembra essersi ingarbugliata.

Nunzia Blancato, Aldo Castello, Carmen Castelluccio, Marika Cirone, Rina Collodoro, Pier Paolo Coppa, Adalgisa e Daniela Cucè, Rita Gentile, Riccardo Gionfriddo, Massimo Imbrò, Salvo La Delfa, Pino Pennisi, Enzo Pupillo, Dino Purpura, Orazio Scalorino, Lucia Rita Storaci, Massimiliano Urciullo, Alessandro Zappulla, Sabina Zuccaro spingono perché i lavori della commissione vadano ancora più a fondo con lo scopo di fare emergere la verità su un caso troppo presto archiviato. “Da Siracusani – affermano i ventuno cittadini siracusani, sottoscrittori della nota – seguiamo con attenzione  il venire alla luce dei tasselli di un mosaico finora coperto da una spessa coltre e ci complimentiamo con l’on. Amoddio grazie alla cui sensibilità e competenza Lele Scieri potrà forse trovare giustizia”.

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