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Caso Scieri, la commissione Difesa favorevole alla discussione

Si è incardinato in Commissione Difesa il progetto di legge per l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla morte del parà Emanuele Scieri.  “Non posso che essere soddisfatta per il pronunciamento favorevole del relatore della commissione Difesa e del parere positivo del Governo – ha commentato l’on. Sofia Amoddio, deputato nazionale PD e prima firmataria del progetto di legge – La commissione d’inchiesta monocamerale dovrà essere composta da dieci deputati e focalizzerà le sue indagini sulla morte di Emanuele Scieri, ucciso il 13 agosto 1999 presso la caserma Gamerra di Pisa: un terribile episodio che su cui è doveroso fare giustizia per lo Stato Italiano e per la famiglia”. “L’iter del provvedimento adesso prevede un ulteriore passaggio in Commissione Difesa prima di essere sottoposto al Presidente della Camera che calendarizzerà il provvedimento per il voto del Parlamento. “Un atto dovuto per una vicenda incresciosa ancora senza colpevoli”.

“Confido – conclude Sofia Amoddio – che la finalmente, nonostante siano passati molti anni, si possa fare chiarezza e si possano attribuire colpe e responsabilità”. “La Commissione d’inchiesta avrà la facoltà di riascoltare tutte le persone coinvolte, vertici militari e commilitoni”. “Mi auguro che il tempo trascorso abbia svegliato le coscienze di chi sapeva ed ha taciuto”.

ZAPPULLA: “UN PASSO IMPORTANTE ALLA RICERCA DELLA VERITA’”. “Siamo certo all’inizio di un percorso ma sono stati compiuti importanti e fondamentali passi avanti che potranno portare alla istituzione della Commissione entro pochi mesi – afferma l’on. Pippo Zappulla – Sono passati 26 anni e ancora la mamma, il fratello, gli amici, un’intera comunità chiede e rivendica verità e giustizia. Avere accertato che non si è trattato di un suicidio, che ci sono elementi probanti della presenza di altri soggetti e che il tutto è avvenuto nel perimetro della caserma, ma senza ‘colpevoli accertati’, accresce il dolore e l’amarezza per una vicenda triste e drammatica. Ma la istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta non si prefigge l’obiettivo subdolo di sollevare sospetti sulle forze armate bensì quello di chiarire se e fino a che punto esistano responsabilità di terzi. Solo facendo piena luce su quello che è avvenuto quella sera del 13 agosto del 1999 alla caserma  “Gamerra”  di Pisa saranno realmente salvaguardate le istituzioni militari. Per quanto mi riguarda continuerò a seguire la vicenda con la serietà, l’impegno e forza che la gravità e importanza della vicenda impone”.

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