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Caso Siracusa, due delle inchieste avocate dalla Procura generale di Catania

Ancora novità sulle vicende giudiziarie che da qualche anno tengono sotto la cappa dell’immobilismo politico amministrativo indotto, la città di Siracusa. La Procura generale di Catania ha avocato a se due dei tanti fascicoli dei procedimenti penali che riguardano inchieste in cui sono implicati politici, amministratori e dirigenti del Comune aretuseo. Tra i fascicoli trasferiti alla Procura di Catania, c’è quello riguardante il procedimento penale a carico di tre dirigenti del Vermexio, per i quali la Procura di Siracusa ha richiesto il rinvio a giudizio e una delle ultime udienze era stata fissata per la fine di novembre davanti al Gup prima dell’avocazione. Si tratta del procedimento giudiziario scaturito da progetti per servizi sociali che i tre incolpati avrebbero svolto durante le ore d’ufficio. La Procura di Siracusa ha chiesto il giudizio per i tre dirigenti comunali, prospettando l’accusa di abuso d’ufficio. Per seguire questo processo, la Procura generale ha applicato il sostituto procuratore Tommaso Pagano.

Ieri mattina, invece, al sostituto procuratore generale di Catania, Romina Cantone, è stato consegnato dal Gup del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, a seguito della richiesta in precedenza avanzata, un altro fascicolo giudiziario relativo alla denuncia che il direttore del periodico “Il Diario 1984”, Giuseppe Guastella, ha avanzato nei confronti di Simona Princiotta, ritenendosi diffamato durante una conversazione registrata tra la consigliera del Pd e l’allora presidente del consiglio comunale, Leone Sullo. Conseguentemente, l’atto di avocazione ha bloccato la richiesta di archiviazione proposta dal sostituto, Marco Di Mauro, che sostiene l’insussistenza del reato. Richiesta che era stata impugnata a sua volta dal legale della parte offesa, avvocato Aldo Ganci.

Su tutta la vicenda, dalla Procura della Repubblica di Siracusa, si fa notare come i due fascicoli avocati dalla Procura generale, per atto dovuto, siano marginali rispetto al volume delle indagini avviate, in itinere o in fase di conclusione sulla pubblica amministrazione siracusana. Il ragguardevole numero dei fascicoli d’inchiesta, da Gettonopoli, agli asili nido, dall’affidamento della gestione del servizio idrico alla vicenda Stes, per finire al processo Fantassunzioni in corso in tribunale e tanti altri ancora, sono tuttora coordinati dalla Procura di Siracusa.

L’avocazione messa in atto è nella norma dell’ordinaria amministrazione della Giustizia e non ci sono scheletri nascosti nell’armadio, come qualcuno vuole, invece, far credere.

La casistica: che l’art. 405, comma 2, c.p.p. fissa in sei mesi (salvo casi estranei alla fattispecie in discorso) il termine massimo per le determinazioni del pubblico ministero in ordine alla  archiviazione o all’ esercizio dell’ azione penale; che a norma dell’art. 412, comma 1, c.p.p. “Il procuratore Generale presso la Corte d’Appello dispone con decreto motivato l’ avocazione delle indagini preliminari se il pubblico ministero non esercita l’ azione penale o non richiede l’ archiviazione nel termine stabilito dalla legge”; che a norma dell’art. 413, comma 1, c.p.p. “la persona offesa dal reato può chiedere al Procuratore Generale di disporre l’ avocazione a norma dell’ art. 412, comma 1”.

Concetto Alota

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