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Caso Siracusa, la commissione antimafia dell’Ars rinvia tutto alla prossima legislatura

Saranno i deputati della prossima legislatura ad approvare la relazione conclusiva dell’indagine avviata dall’antimafia dell’Ars sulle dichiarazioni del sindaco Giancarlo Garozzo, che lo scorso anno sono state oggetto di audizione proprio davanti alla commissione regionale d’inchiesta e di vigilanza sulla mafia in Sicilia. Da almeno 3 mesi la relazione era stata inserita all’ordine del giorno dei lavori della commissione, ma per un motivo o per un altro, non è stata mai trattata.

Anche l’ultima seduta, quella convocata martedì mattina, è andata deserta. Una seduta senza appello, perché, di fatto, quella dell’altro ieri era l’ultima riunione in programma per quest’estremo scorcio di legislatura. La relazione, redatta dal vice presidente della commissione, Salvatore Cordaro, era stata inserita al terzo punto dell’ordine del giorno dei lavori della commissione, che anche questa volta non si è tenuta a causa dell’assenza di quasi tutti i componenti. Se all’inizio di luglio alla base del mancato svolgimento della seduta vi era l’irrompere della Corte dei conti, che a sezioni riunite aveva deciso di sospendere il giudizio sulla regolarità del Bilancio 2016 della Regione siciliana, questa volta i motivi d’impedimento per i commissari potrebbero essere insiti alla fine della legislatura e al fatto che gran parte dei componenti della commissione siano già impegnati in campagna elettorale.

Un esempio su tutti, il presidente dell’Antimafia, Nello Musumeci, candidato alla successione di Crocetta alla presidenza della Regione siciliana. Sarà quindi, la prossima commissione antimafia a trattare e ad approvare la relazione conclusiva relativa all’istruttoria sulle dichiarazioni del Sindaco del Comune di Siracusa, così come affronterà altre tematiche di rilievo come la relazione conclusiva sin materia di gestione dei rifiuti in Sicilia, l’indagine conoscitiva sul rapporto mafia-politica, la relazione sul comparto sanità e l’indagine sulle nomine dei direttori generali ed amministrativi. 

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