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“Caso Siracusa”, la commissione nazionale antimafia chiederà alla procura di Siracusa i fascicoli d’inchiesta

Nei prossimi giorni la commissione parlamentare antimafia di Rosy Bindi sarà in visita in Sicilia per altre vicende che riguardano alcuni fatti di mafia. In quella circostanza sarà sentito il prefetto di Siracusa, Armando Gradone. Sul “Caso Siracusa”, la stessa commissione reclama confronti documentali per esaminare i relativi riscontri e chiederà al procuratore capo Francesco Paolo Giordano di fornire la certificazione che riguarda tutte le indagini avviate, compreso i fascicoli che si trovano in fase di conclusione e che riguardano la pubblica amministrazione siracusana. La richiesta rientra nell’ambito delle audizioni per il “Caso Siracusa” che è approdato nell’aula della commissione nazionale antimafia, dopo i noti fatti. Si vuole verificare attraverso la documentazione quante e quali fascicoli d’indagine sono pendenti alla Procura di Siracusa, per avere un quadro particolareggiato delle vicende che interessano fatti e circostanze che hanno fatto scaturire gli ormai famosi veleni nella politica siracusana.

Dopo l’audizione di Giancarlo Garozzo da parte della commissione nazionale antimafia non c’è un calendario definito delle altre persone da ascoltare, ma negli ambienti politici si parla della probabilità che i commissari fissino gli ascolti già dalla prossima settimana. Nell’agenda la prima in lista è la consigliera comunale Simona Princiotta, che ha già avuto modo di rispondere alle domande poste dalla commissione regionale, quando consegnò la consistente documentazione che riguarda tutti i casi e le presunte irregolarità nel governo della cosa pubblica siracusana che sono già oggetto dell’attenzione giudiziaria della Procura di Siracusa.

C.A.

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