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Caso Sovrintendenti: Legambiente e l’on. Di Marco molto critici con l’assessore Furnari

“L’affabile assessore Furnari ci ha spiegato, in punta di diritto, che l’Assessore dei Beni culturali non c’entra nulla con la nomina dei Soprintendenti e che può, al massimo, dare solo un mero indirizzo politico”.
“Ragionamento ineccepibile, ma questo non ci impedisce di chiedere quali indicazioni in proposito l’Assessore abbia avuto dai sui padrini politici di Messina e Siracusa. Forse quella di far insediare a Siracusa, nella Soprintendenza, con tutto rispetto per le altre, più importante della Sicilia, il famigerato architetto Scuto, colui che ha indelebilmente e molto discutibilmente lasciato il segno nelle tante realtà paesaggistiche e architettoniche dove ha avuto responsabilità? Un Soprintendente che ha fatto molta poca tutela, autorizzando opere e interventi che hanno stravolto centri storici, teatri di pietra, coste e aree archeologiche”. Questo sostiene la segreteria regionale di Legambiente, intervenuta sulla questione relativa al congelamento delle nomine di sovrintendente , operate lo scorso anno dall’allora assessore regionale ai Beni culturali.
Per Legambiente, “Fallita l’operazione del pericoloso ritorno dell’architetto Micali, adesso i palazzinari e i cementificatori siracusani, spalleggiati da una classe politica regionale locale screditata e inquisita, tentano un nuovo assalto per finire di distruggere quel territorio, dalle Mure Dionigiane alla Pillirina, al superamento dei vincoli posti dal Piano Paestistico adottato. Magari bastano pochi mesi per queste operazioni, fino alla rimozione di Scuto da parte di una nuova sentenza giudiziaria”.
La nota delle segreteria di Legambiente si conclude con un richiamo al governatore Crocetta. “Deve essere chiaro a tutti, a partire dal Presidente della Regione, che non si può fare finta di nulla, che la posta in gioco è questa e nessuno, compreso Crocetta, si può girare dall’altra parte”.

LETTERA APERTA DELLA CIRONE DI MARCO: “L’ASSESSORE ASCOLTI LE VOCI ALLARMATE”. Anche l’on. Marika Cirone Di Marco interviene sulla vicenda sovrintendenti con una lettera aperta all’assessore Furnari. “L’intervento di precisazione dell’assessore regionale ai Beni culturali, Giusi Furnari, a proposito del provvedimento di riesame degli incarichi ai Sovrintendenti,  lascia più dubbi di quelli che si sforza di chiarire. A seguito del vespaio di polemiche e interrogativi  suscitato dal provvedimento, l’assessore si affanna a distinguere le sue  “funzioni di mero indirizzo politico” da quelle amministrative di competenza del suo Dirigente Generale, quasi a rappresentarsi “vittima “dell’autonomia gestionale e con il chiaro intento di allontanare le conseguenti critiche. Il  tema dei diversi ruoli, politico ed amministrativo, che certo offre delle suggestioni e non può risolversi con la capitolazione dell’uno o dell’altro, non esenta la parte politica dal soppesare i danni sopravvenienti alle collettività a seguito di un provvedimento assai discutibile, soprattutto quando il risultato immediato è congelare l’attività delle sovrintendenze, rallentandone e frustrandone  l’operatività. Questione politica di prima grandezza, questa, rispetto alla quale doveroso sarebbe stato l’intervento preventivo dell’assessore, che tra l’altro, se ci fosse stato, avrebbe evitato alla Sicilia  di finire sulla stampa nazionale ed internazionale ancora una volta con il volto sfregiato di una terra senza regole. Ascolti l’assessore Giusi Furnari le voci allarmate di intellettuali come Settis e Sgarbi, di associazioni culturali e ambientaliste che nei territori, come a Siracusa, interpretano l’interruzione di percorsi utilmente avviati come un’ulteriore insidia ai  danni del nostro inestimabile patrimonio storico, archeologico, paesaggistico. Li ascolti e dia serenità a professionalità e ad uffici imbrigliati in una vicenda da archiviare subito, pena l’ulteriore perdita di credibilità delle Istituzion”.

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