Centro accoglienza Cassibile: “Evitare strumentalizzazioni”
Anche quest’anno, puntualmente, l’Ostello di Cassibile è oggetto di attenzione da parte di qualche Consigliere Comunale che ama cavalcare l’argomento, senza particolare cognizione di causa. A tal proposito il progetto “Comune dei popoli” frutto dell’impegno dei nostri ex assessori Giovanni Randazzo e Rita Gentile e tirato in ballo in questi giorni dal consigliere Romano, è un finanziamento FAMI (fondo aiuti migrazione ) che nel 2020 ha visto il comune di Siracusa, unico per la Sicilia, risultare vincitore del bando Nazionale. Per chi si documenta e
conosce i finanziamenti FAMI , sa bene che i fondi specifici non possono essere utilizzati per altri scopi e le azioni monitorate da una rete di controlli rigidi soprattutto sul piano della rendicontazione, documentazione che può essere visionata presso gli uffici politiche
sociali da qualsivoglia consigliere comunale.
Sul piano delle infrastrutture invece, rammentiamo che il sito di Cassibile ha fruito di un primo finanziamento assegnato alla Prefettura e gestito dal Comune per la creazione dell’ostello per i lavoratori stagionali aperto il primo Maggio del 2021. Tuttavia il risultato raggiunto, dopo anni di “proclami”, era di fatto insufficiente a dare una risposta efficace ed esaustiva, sia in termini di posti letto che in termini di servizi. A partire da ciò si è operato per trovare le risorse per realizzare il progetto di ampliamento dell’ostello arrivate il 27/10/2020 attraverso l’ufficio PON legalità del Ministero dell’Interno e dirette anche ai Comuni di Lentini, Rosolini, e Pachino.
Alla luce di quanto sopra riportato, riteniamo che oggi ci si dovrebbe porre la questione del perché il Comune di Siracusa, che poteva procedere ad avviare i lavori a partire dal 7 aprile 2021, data del decreto di finanziamento, non abbia provveduto a realizzare l’opera nel 2022 e neanche nel 2023, rendendosi colpevolmente responsabile della creazione dei campi informali formatisi lontani dall’abitato cittadino, con gravissimi disagi per i lavoratori sia a livello sanitario che di approvvigionamento e i conseguenti malumori dei
residenti.
Viene altresì da chiedersi perché le forze politiche, così attente al problema Cassibile, non abbiano mai sollecitato i comuni di Pachino e Lentini a dare seguito ai loro finanziamenti per contribuire fattivamente a creare luoghi di accoglienza decentrati che potessero alleggerire la pressione su Cassibile. Riteniamo assurdo che ne a Lentini che a Pachino sia stato realizzato nulla, nonostante i cospicui finanziamenti, e che il Comune di Rosolini non abbia nemmeno aderito al bando.
Ci auguriamo che coloro che vogliono realmente affrontare il problema senza semplificazioni velleitarie, possano contribuire ognuno per la propria parte, a dare forza ad un percorso virtuoso che a nostro avviso è iniziato ma che è ancora fragile e necessita
di una azione sinergica e plurale per far venire alla luce quelle tante zone d’ombra che sul territorio celano inevitabilmente nicchie nascoste di sfruttamento.
Carlo Gradenigo
Presidente di Lealtà e Condivisione