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Il centro destra: Tavolo di coordinamento per la ricostruzione di Siracusa

 

Siracusa vive oggi uno dei momenti più bui della sua storia plurimillenaria.

La città sprofonda nel dramma della crisi economica e in quello strettamente connesso della disoccupazione. Un senso di intima sfiducia pervade le coscienze dei Siracusani e disegna uno scenario quotidiano fatto di diffusa illegalità, inefficienza della macchina amministrativa comunale, disservizi, disordine.

La stagione politico amministrativa partorita dalle elezioni comunali del mese di giugno 2013 ha dimostrato di essere assolutamente inadeguata nel cogliere i problemi di Siracusa e di fornire ad essi una risposta. Sono rimasti non affrontati grandi problemi quali: quello della costruzione del nuovo ospedale; quello dell’avvio dell’iter di progettazione di un nuovo Piano Regolatore Generale, che faccia riappropriare la città del suo rapporto con il mare ed in particolare con l’ansa del Porto Grande, la doti di piste ciclabili dentro e fuori il tessuto urbano, individui un’area per l’insediamento dell’industria di trasformazione dei prodotti agro alimentari e un’altra area per l’insediamento dell’industria nautica; quello dell’ambiente e innanzitutto della tutela della qualità dell’aria; quello dello sviluppo economico del porto; quello del piano urbano del traffico, così da attuare seri sistemi di mobilità alternativi al trasporto su gomma; quello del piano spiagge; quello della valorizzazione delle periferie; quello della implementazione dei servizi sociali specialmente nell’ottica dell’aiuto alle classi più disagiate; quello della decongestione di Ortigia da ogni spettacolo organizzato in città, con la connessa delocalizzazione degli eventi nelle altre zone di Siracusa ivi comprese le località sul mare; quello della modulazione di un’offerta turistica non solo nelle stagioni primaverile ed estiva bensì lungo tutto il corso dell’anno, con l’implementazione del turismo convegnistico e di quello religioso; quello dell’offerta culturale.

La classe politica che sorregge l’attuale governo cittadino non solo è rimasta sorda rispetto alle superiori esigenze di Siracusa, ma si è anche impelagata in notizie scandalistiche, le quali certamente nuocciono all’immagine pubblica di Siracusa. L’uno e l’altro elemento, poi, hanno originato una profondissima e lacerante ferita tra la Città e il Palazzo, tra gli elettori e gli eletti.

Non è possibile continuare così perché lo scenario sarebbe solo quello di trasformare Siracusa in un comune dormitorio.

Le forze politiche sane, le quali hanno a cuore le sorti della città, hanno oggi la responsabilità e l’onere di offrire ai siracusani una proposta politica seria e credibile, che possa innanzitutto riportare la fiducia tra la gente e tracciare la rotta  per un periodo di almeno cinquant’anni al fine di promuovere  la rigenerazione ambientale, urbanistica e culturale della città, fissando alcuni punti fermi in materia di: sviluppo economico;   nuova struttura sanitaria; ambiente;  P.R.G.; porto; periferie; parcheggi e piano urbano del traffico con piste ciclabili e mobilità sostenibile;  piano spiagge; decongestione e migliore valorizzazione di Ortigia; programmazione di una seria e stabile offerta culturale con la creazione di eventi fissi durante il corso dell’anno; modulazione dell’offerta turistica.

E’ questo il momento in cui le forze politiche, partiti nazionali e movimenti civici,  che non hanno partecipato al disastro locale dell’amministrazione Garozzo devono superare le spinte particolaristiche per costituire un tavolo di ragionamento e di coordinamento di tutte le energie  competenti e per bene che intendono impegnarsi nella ricostruzione di Siracusa, elaborando e sottoscrivendo un programma comune.

I traguardi ed i risultati politici in favore della popolazione e del territorio si conseguono soltanto con il contributo ed il lavoro  sinergici di tutte le forze politiche.

Il primo traguardo è senz’altro quello della costituzione di questo tavolo e di una coraggiosa pubblica offerta alla città della volontà di varie forze politiche di cooperare per offrire ad essa la via della ricostruzione.

Stefania Prestigiacomo, Bruno Alicata, Edy Bandiera per Forza Italia

Fabio Granata per  #Diventerà Bellissima

Aldo Ganci Movimento Nazionale per la Sovranità

Rino Piscitello per Movimento Nazionale Siciliano

Ezechia Paolo Reale per Progetto Siracusa

Massimo Milazzo e Fabio Rodante per Sistema Politico

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