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Chiosco Maniace, Ortigia Sostenibile chiede l’accesso agli atti

Con una lettera inviata, tra gli altri, al sindaco, al Soprintendente ai beni culturali e alla Procura, il “Comitato Ortigia Sostenibile e non solo”, ha chiesto l’accesso agli atti relativi al rilascio di un nuovo permesso a costruire al bar Maniace nella piazza d’Armi del Castello Maniace. Dopo che una sentenza del Tar Catania ne ha riconosciuto le “difformità essenziali”, che non erano tali soltanto in ragione dell’altezza ma anche dei volumi, e della incidenza sul monumento svevo, il comitato punta il dito contro la Soprintendenza che, a giudizio dell’avvocato Corrado Giuliano “continua a non vedere”. È lungo l’elenco dei documenti per i quali è stato chiesto l’accesso agli atti e ricostruiscono dall’origine tutta la vicenda del chiosco-bar del Maniace. 

“Il Comitato – spiega Giuliano per l’ufficio di presidenza di Ortigia Sostenibile – ritiene che tali atti, al di là dei casi specifici, rappresentano simboli e metodi generalizzati di malamministrazione, in violazione delle norme a tutela delle regole urbanistiche, paesaggistiche e di tutela ambientale, rivelano la gravissima debolezza delle attuali istituzioni di garanzia e protezione ambientale ed edilizia, con nomine asservite a logiche clientelari ed avulse dagli interessi pubblici chiamate a difendere. 

In questi stessi mesi pervengono crescenti segnalazioni d’interventi edilizi all’interno stesso della Latomia del Paradiso, con sconcertanti opere in corso che si andranno a segnalare, eseguite nell’incuranza sia della Soprintendenza sia del direttore del Parco Archeologico sia dell’Amministrazione Comunale. 

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