Colpi di scena e sondaggi elettorali: verso il 2018
I dati di Emg (nella foto) per il TgLa7 diffusi poco prima della chiusura delle urne per le elezioni amministrative. In Parlamento sarebbero rappresentati solo 6 partiti (Alfano sarebbe escluso) ma senza una coalizione capace di sostenere un governo. Il Movimento 5 Stelle si è diviso, ma tiene; il PD ci credeva ma non troppo, l’unico che si era esposto davvero era Silvio Berlusconi, a cui il proporzionale avrebbe tolto l’ingombro di una sfida con Salvini per decidere il leader di centrodestra, vince sulla carta, ma non ha la maggioranza.
Il centrodestra, approfittando degli affanni altrui, gode di un momento positivo; Angelino Alfano? Non è magari alla fine ce lo ritroviamo in un futuro governo di centrodestra (inglobato)?
Nonostante Renzi e la sua leadership forte, il partito sembra tutt’altro che dispiaciuto di andare al voto al 2018 con un modello maggioritario che non guardi a Berlusconi ma a sinistra. Il segretario del partito vorrebbe ricucire con Pisapia lasciando fuori gli scissionisti Bersani e D’Alema: possibilità o illusione? Per il PD la buona notizia sembra venire dagli affanni del Movimento 5 Stelle; il vento anti sistema è in crisi o è decisamente presto per tirare conclusioni?