Cronaca

Controlli sul territorio a Siracusa: scattano multe e denunce

Nel corso della giornata scorsa, i Carabinieri della Compagnia di Siracusa al fine di prevenire e reprimere il fenomeno della guida in stato di alterazione per assunzione di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, nonché di accertare e sanzionare le violazioni commesse da soggetti sottoposti misure di prevenzione e cautelari, hanno effettuato controlli a tappeto alla circolazione stradale lungo gli assi viari più trafficati con particolare attenzione sia alle località turistiche e balneari, come l’isola di Ortigia e Fontane Bianche, che alle zone più degradate della città.

Il mirato servizio dell’Arma aretusea, ha visto impiegate pattuglie automontate ed appiedate che hanno proceduto al controllo di 95 veicoli e 107 persone, da cui sono derivate sanzioni per svariate e importanti infrazioni al Codice della Strada. Solo nella giornata di ieri state elevate contravvenzioni per circa 3.200 euro. Fra le violazioni più riscontrate la mancata revisione dei veicoli, la mancata assicurazione degli stessi e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco alla guida di moto e scooter, da cui deriva il fermo amministrativo per 60 giorni e la decurtazione di 5 punti patente.

Nell’arco del servizio sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa competente, 6 soggetti in quanto trovati in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana per uso personale per un peso complessivo di circa 5,30 grammi.

Sono stati altresì denunciati 5 soggetti: un 37enne siracusano, disoccupato e pregiudicato, in quanto responsabile del reato di furto di due frigoriferi a colonna asportati da un’abitazione privata; un 40enne siracusano, disoccupato e incensurato responsabile del furto di uno zaino presso l’ospedale “Umberto I”; una 37enne siracusana, disoccupata e con precedenti di polizia in quanto provava a pagare una consumazione al bar con una moneta falsa, intascandosi il resto; due 23enni siracusani, entrambi con precedenti, in quanto individuati quali responsabili dell’aver violato rispettivamente gli obblighi dell’affidamento in prova ai servizi sociali e quelli degli arresti domiciliari.

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