Se te lo fossi perso

CORRUZIONE AL CIMITERO DI TRAPANI, 5 MISURE CAUTELARI

Un’inchiesta della magistratura sulla gestione dei servizi cimiteriali a Trapani, avviata nel 2023, ha portato oggi all’esecuzione di cinque misure cautelari per corruzione e concussione. In manette sono finiti un ex necroforo del cimitero e un operaio, mentre per tre agenzie di onoranze funebri è scattato il divieto di esercitare l’attività.

Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Trapani, sarebbe emerso un vero e proprio sistema parallelo di gestione dei servizi cimiteriali: in alcuni casi con pressioni sui cittadini per ottenere pagamenti in cambio di sepolture rapide, in altri con veri e propri accordi illeciti tra pubblico e privato.

L’inchiesta ha preso avvio a luglio dello scorso anno, quando un dirigente comunale segnalò alla Polizia le condotte anomale dell’allora necroforo, accusato di ostacolare la ditta vincitrice dell’appalto per favorire imprese compiacenti, in cambio di una percentuale sui lavori.

L’uomo avrebbe inoltre gestito in modo discrezionale le procedure di estumulazione straordinaria, sbloccando loculi occupati da anni per poi offrirli dietro compenso, quello che lui stesso definiva “il caffè per il necroforo”.

Documentati almeno 25 episodi illegali, 10 dei quali classificati come casi di corruzione. Nelle carte dell’inchiesta anche cittadini che avrebbero consapevolmente pagato per ottenere tempi più brevi nella sepoltura dei loro cari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *