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Covid-19. In Sicilia 1.399 nuovi positivi, 34 decessi e 1259 guariti. A Siracusa 87 casi

Covid-19. Aggiornamento dati dei nuovi positivi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, sono 1399 su 10.773  tamponi effettuati; 34 i decessi, che portano il totale a 1.589. Per quanto riguarda la distribuzione nelle nove province: Catania 614, Palermo 357, Siracusa 87, Messina 86, Caltanissetta 78, Trapani 69, Ragusa 55, Agrigento 49 ed Enna 4. salgono a 40.730 gli attuali positivi con un incremento di 106. Di questi 1.737 sono i ricoverati, 36 in meno rispetto a ieri: 1.517 in regime ordinario (30 in meno) e 220 in terapia intensiva, 6 in meno rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 38.993.  I guariti sono 1259.

Il Comitato tecnico-scientifico regionale fa pressing per modulare i divieti in chiave locale e chiede un’ordinanza più restrittiva, dopo quella di domenica che ha recepito tout court il provvedimento nazionale. La riunione fra il comitato tecnico-scientifico e la Regione, però, in assenza del governatore Nello Musumeci, ha rinviato ogni decisione a domani. Prima di decidere su eventuali rimodulazioni dei divieti della zona gialla in chiave siciliana, come chiedono i tecnici del cts, Musumeci vuole infatti attendere il nuovo dpcm nazionale previsto per il 3 dicembre.

Il vertice è  iniziato senza Musumeci, trattenuto da altri impegni dopo una giornata che lo aveva visto intervenire sia alla conferenza Stato-Regioni, sia al consueto appuntamento settimanale a Catania con i manager della sanità. Alla riunione con il cts regionale ha partecipato l’assessore alla Salute Ruggero Razza. A lui gli esperti hanno ribadito la linea del rigore: “Ci sono aspetti economici da considerare a fronte di una stringente necessità di impedire il liberi tutti che avrebbe conseguenze più devastanti della seconda ondata”, dice un membro del Cts.

Sul tavolo la proposta di intensificare controlli più rigidi per i locali che infrangono le regole del distanziamento dei tavoli e del contingentamento, attraverso per esempio l’introduzione di apparecchi “conta persone” agli ingressi, e l’inasprimento delle sanzioni per i trasgressori.

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