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Criticità dell’Arpa: incontro con due parlamentari siracusane

Presso la sala formazione “Carmelo Burgio” della Struttura Territoriale di Siracusa Arpa Sicilia si è tenuto un incontro organizzato dai rappresentati del PD territoriali On. Sofia Amoddio e On. Marika Cirone Di Marco per ascoltare i lavoratori.

L’iniziativa voluta dalle deputate del PD di Siracusa su sollecito dei rappresentati dalla Rsu aziendale Ing. Simona Ottaviano e il Dott. Giuseppe Burgio e la Direzione di Siracusa – Direttore Dott. Gaetano Valastro è inserita nell’ambito di una serie di incontri volti a sensibilizzare l’Assessore regionale sulle criticità di Arpa Sicilia, ha visto una numerosa partecipazione dei lavoratori che hanno potuto chiedere e far presente agli Onorevoli ciò che sta accadendo inArpa Sicilia.

Preliminarmente è stato ripercorso il recente cammino del Dipartimento di Siracusa oggi Struttura Territoriale di Siracusa dall’Istituzione dell’Arpa Sicilia, avvenuta nel maggio del 2001.

Sono stati successivamente illustrati i nuovi e più ampi compiti della Struttura di Siracusa in materia di pianificazione, gestione e controllo dell’ambiente, sia nell’ambito dell’intero territorio provinciale che nell’area a rischio di crisi ambientale comprendente i comuni di Augusta-Melilli-Priolo-Solarino-Floridia-Siracusa, ed inoltre la Struttura di Siracusa è impegnata a dare supporto tecnico alla Struttura di Caltanissetta in merito alle attività del SIN di Gela. Dal confronto con le vecchie attività del LIP Chimico e del LIP Medico, è emerso che la nuova struttura, che a regime dovrà avere un organico di circa 100 unità in totale, a fronte delle attuali 50, svolgerà nuovi e specifici compiti in un settore in cui la “stella polare” che dovrà guidare il cammino è il rafforzamento dei controlli e dei monitoraggi ambientali, in accordo con gli indirizzi forniti dalla Unione Europea. Nonostante i disagi provocati dall’equiparazione dell’Arpa alla stregua delle associazioni teatrali, musicali ed altro, considerate le importantissime funzioni svolte dall’Agenzia e rivolte alla tutela e la cura della salute pubblica dei cittadini, l’attività della struttura prosegue con notevoli disaggi tenendo presente però il rischio di un possibile crollo dell’attività a fronte di una mancanza delle risorse. Malgrado quanto previsto nella legge finanziaria 2015 ad oggiArpa Sicilia vive una situazione finanziaria drammatica, tant’è che il Direttore Generale ha evidenziato agli Assessori Bilancio, Ambiente, ai relativi Dipartimenti nonché al Presidente della Regione e alle organizzazioni sindacali che l’Assessorato Territorio Ambiente non ha proceduto all’accredito delle somme previste per l’annualità 2014 e per quella 2015, pari a circa 20.000.000 di euro e che la disponibilità di cassa diArpa Sicilia ammontava al 30/9/2015 ad appena 40.062,69 euro, insufficienti finanche a pagare gli stipendi del mese di ottobre. Si chiede quindi almeno l’accredito di 4.300.000 euro per assicurare le spese indifferibili ed urgenti come gli stipendi, debiti con i fornitori, spese necessarie per attività istituzionali. Tutto questo sembrerebbe sconfessare quanto disposto dal citato art. 58 della legge finanziaria della Regione Sicilia 2015, oltre a generare legittimamente la preoccupazione che anche nel 2016 tale carenza di finanziamenti possa persistere, né si capisce come in tali condizioni l’Agenzia potrebbe arrivare a svolgere i propri mandati istituzionali negli ultimi mesi del 2015.

I lavori dell’incontro sono stati coordinati dalla RSU Dott. Giuseppe Burgio che ha evidenziato tutte le criticità che occorre superare per consentire alla struttura di operare al meglio e poter assolvere a tutti i compiti istituzionali demandati e che riguardano un servizio che opera nell’intera provincia nell’interesse della collettività tutta e che richiede il sostegno di tutti gli enti e di tutte le istituzioni che, a vario titolo, “usufruiscono” dei servizi tecnici forniti dall’Arpa Sicilia; ed infatti la RSU Ing. Simona Ottaviano, ha evidenziato la questione che nell’area a rischio di Siracusa, le tematiche che richiedono più interventi ed una presenza costante sul territorio da parte delle strutture di controllo ambientale sono la caratterizzazione e bonifica delle aree interne ed esterne agli stabilimenti e particolare attenzione alla verifica della qualità dell’aria nei comuni limitrofi al polo industriale.

Gaetano Valastro, DirettoreArpa Sicilia Struttura di Siracusa ritiene che il ruolo di Arpa è centrale e fondamentale in una prospettiva di tutela delle risorse naturali, ed è quindi necessario che tutti i soggetti “politici” siano a conoscenza della situazione attuale e si attivino al fine di scongiurare il verificarsi di un possibile “default” di Arpa Sicilia ed auspica una sempre più consapevole partecipazione e attenzione della politica ai temi ambientali e quindi di rafforzamento della Struttura in termini di risorse, strumentazione e personale.

L’on. Amoddio, ha rassicurato i lavoratori evidenziando l’importanza dell’ARPA Sicilia ed ha rilevato che la condizione essenziale per rendere effettivi i controlli ambientali cosi rispettando la normativa vigente è la sussistenza di un’Agenzia in grado di operare in maniera efficace, imparziale, autorevole e indipendente. Tali presupposti sono subordinati alle scelte nazionali. Il Parlamento che dovrà al più presto emanare la cosiddetta legge “BRATTI” relativa al riordino delle Agenzie Ambientali in nuovo ed unico sistema ISPRA-ARPA-STRUTTURE PERIFERICHE come guida individuando i livelli essenziali di tutela e protezione ambientale.

L’on. Marika Cirone Di Marco dopo una introduzione di carattere, in cui ha richiamato l’approvazione dell’art.58 dell’ultima legge finanziaria regionale che fa carico al fondo sanitario regionale la gestione dell’ARPA, ha posto l’attenzione sulla necessità e l’importanza dei monitoraggi e controlli e sulle scelte della Regione che deve assicurare le risorse finanziarie.

L’on. Di Marco si farà, quindi, parte attiva presso il Governo Regionale affinché si possa concretamente rilanciare ARPA Sicilia potenziando le Strutture Territoriali in termini di personale (nuovi concorsi) e risorse finanziarie, nonché valorizzando il personale dipendente e qualificando le professionalità Chimici, Ingegneri, Biologi, Agronomi, Geologi, Fisici e Tecnici dell’Ambiente oggi presenti in ARPA.

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